Nella lotta contro satana l’importanza della preghiera di liberazione

Abbiamo parlato diverse volte di come ogni fedele possa dare un contributo personale alla lotta contro il demonio con preghiere di liberazione. Queste sono delle richieste specifiche che servono ad allontanare da se stessi  le presenze demoniache e, a differenza dell’esorcismo, possono essere fatte da chiunque.

Qual è allora la differenza tra esorcismo e preghiera di liberazione? L’esorcismo è una preghiera pubblica che coinvolge tutta la Chiesa, il sacerdote che la effettua è nominato esorcista su mandato di un vescovo e il rituale di esorcismo è considerato un sacramentale, questo significa che è un atto ufficiale disposto dalla Chiesa. La preghiera di liberazione invece è una richiesta di protezione che il singolo rivolge alla Madonna o a Dio ed è un atto privato tra il singolo e Dio, ovviamente, perché abbia effetto, il richiedente deve avere una fede incrollabile in Dio ed aver seguito tutti i dettami della religione alla perfezione.

Si può concludere che l’unica grande differenza esistente tra esorcismo e preghiera di liberazione sussiste nell’impossibilità dell’individuo comune di effettuare una liberazione ad un suo prossimo (anche se ci sono casi in cui Dio permette ad un devoto di avere un potere simile) e che mentre l’esorcismo si applica a persone che sono state già possedute, la preghiera di liberazione è più uno strumento di difesa, un modo di prevenire l’influenza maligna che si unisce alla liturgia della messa, alla confessione ed all’Eucaristia.

Non esistono limitazioni a chi può effettuare una preghiera di liberazione? L’unica limitazione è imposta dalla fede, ovvero, un soggetto che non crede può anche effettuare una preghiera di liberazione ma molto probabilmente non avrebbe efficacia, d’altronde è lo stesso Gesù che ci ha spronato ad effettuare le preghiere di liberazione: “Questi poi sono i segni che accompagneranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se avranno bevuto qualcosa di mortifero, non nuocerà loro, imporranno le mani agli infermi e questi saranno risanati”.

Ma se è chiaro quando queste non hanno effetto, quando si può essere sicuri che la preghiera di liberazione ha realmente un efficacia? Gli unici “Ingredienti” richiesti sono la fede in Dio e la certezza di agire in nome di Gesù, ma salvo queste indicazioni tutti possono effettuarla e questa verità insindacabile ci è stata offerta da Gesù: “Gli disse Giovanni: “Maestro, abbiamo visto un tale scacciare i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché egli non viene insieme a noi”. Gli rispose Gesù: “Non glielo proibite, poiché non c’è nessuno che operi un miracolo nel mio nome, il quale possa subito dopo parlare male di me. Infatti chi non è contro di noi è per noi”.

Come accennato sopra, non è necessario che si effettui costantemente una preghiera di liberazione specifica dal male, il male viene combattuto costantemente dai sacerdoti e dai fedeli che vanno in chiesa, non a caso alla fine di ogni Santa Messa viene recitato il Padre Nostro (l’unica preghiera inserita nella liturgia ufficiale della Messa), per questo prima della celebrazione Eucaristica il sacerdote completa il Padre nostro con queste frasi: “Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo”.

Come si può comprendere da quanto appena scritto la lotta al male è una costante di ogni fedele, perché Satana è sempre dietro l’angolo in attesa di scovare una breccia nella nostra fede, insinuare il dubbio e metterci contro Dio e contro la salvezza, sta a noi non cedere, non smettere di lottare, perché chi non lotta non può vincere, e come ha ribadito San Paolo chi ha fede nel Signore non verrà mai abbandonato.

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