Come nasce la Devozione ai sacri Cuori di Gesù e Maria

 

 

 

SACRO CUORE DI GESÙ E CUORE IMMACOLATO DI MARIA

23 E 24 GIUGNO

 

 

 

Queste due amatissime Solennità si celebrano un giorno dopo l’altro e denotano la volontà dei cristiani di abbandonarsi completamente all’amore misericordioso di Gesù e materno della sua e nostra Madre.

Fu San Giovanni Eudes (16011680) ad introdurre il culto, sia del Sacro Cuore di Gesù che del Cuore Immacolato di Maria, nella seconda metà del XVII secolo, con il beneplacito del Vescovo di Rennes.

Ma la devozione al Sacro Cuore di Gesù si rese popolare, soprattutto, in seguito alle rivelazioni a Santa Margherita Maria Alacoque (16471690), in cui Gesù Cristo stesso chiedeva di diffonderne il culto e far istituire una celebrazione ufficiale.

Così, nel 1765Papa Clemente XIII si mosse in merito alla questione, desiderando che il culto rappresentasse anche un mezzo riparatore per le offese e le ingratitudini, oltre che di contemplazione e adorazione.

Papa Pio IX, quasi un secolo dopo, rese ufficiale e universale la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, nella data del terzo venerdì, dopo la Pentecoste.

Era diffusa intanto anche la pratica del 1° venerdì del mese, secondo la promessa fatta a Santa Margherita da Gesù: Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi di seguito. Essi non morranno nella mia disgrazia, ne senza avere ricevuto i Santi Sacramenti e, in quegli ultimi momenti, il mio Cuore darà loro un sicuro asilo.”.

Per ciò che riguarda invece il Cuore Immacolato di Maria, se ne cominciò la devozione diffusa nel 1805, ma fu estesa a tutta la chiesa nel 1944. Due anni prima, Papa Pio XII aveva affidato tutta l’umanità a Maria, in concomitanza con l’inizio della seconda guerra mondiale.

Si celebra il giorno seguente la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, come su detto.

In seguito all’apparizione della Vergine a Lucia (a Fatima), con la “Grande promessa del Cuore Immacolato di Maria”, si era introdotta inoltre anche la pratica del sabato del mese: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza.”.

Nel corso degli anni molte Nazioni sono state, man mano, consacrate a Maria: la Francia  nel 1638, il Portogallo nel 1646, la Russia nel 1952, l’Italia nel 1959, la Spagna nel 1961.

Gli ortodossi non celebrano queste ricorrenze, in quanto non provenienti direttamente dalle indicazioni delle Sacre Scritture, ne, per lo stesso motivo, pregano l’Amore Misericordioso di Dio, la Provvidenza, la Santità (distaccate dal Corpo stesso) …

Consacrazione a Gesù per le mani di Maria (di san Luigi Grignion de Montfort)

Consapevole della mia vocazione cristiana, io rinnovo oggi nelle tue mani, o Maria, gli impegni del mio Battesimo.

Rinuncio a Satana, alle sue seduzioni, alle sue opere e mi consacro a Gesù Cristo per portare con Lui la mia croce nella fedeltà di ogni giorno alla volontà del Padre.

Alla presenza di tutta la Chiesa ti riconosco per mia Madre e Sovrana.

A te offro e consacro la mia persona, la mia vita e il valore delle mie buone opere, passate presenti e future.

Disponi di me e di quanto mi appartiene alla maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità. Amen

 

 

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