“Monastero wifi” riempie San Pietro: il desiderio di Dio unisce oltre la rete

Sabato 14 ottobre si è svolto a San Pietro il 5° Capitolo del Monastero wifi con circa 3500 persone giunte dall’ Italia e dall’estero.

Semplicemente una compagnia di persone unite dalla ricerca di portare avanti una vita di preghiera nella quotidianità spesso complicata, è questo il Monastero wifi.

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Il 5° Capitolo del Monastero wifi – photo web source

Si tratta della realtà a cui ha dato vita, da cinque anni ormai, la giornalista e scrittrice Costanza Miriano insieme ad un gruppo di amiche sparse in diverse città italiane.

Nata come l’idea di un incontro di preghiera tra amiche, si è sviluppata ed estesa diventando il monastero virtuale che connette tutti coloro che sono accomunati dal desiderio di stare con Dio, sempre.

La relazione e la comunione spirituale tra fratelli nella fede è un supporto molto importante e il Monastero wifi nasce proprio per fornire questo. L’intento è di tracciare una sorta di piano di vita per i laici da applicare giorno per giorno nelle condizioni che ognuno è chiamato ad abitare.

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Costanza Miriano – photo web source

I pilastri del Monastero wifi

I Capitoli Generali, che si svolgono uno all’anno a Roma, sono incontri che si strutturano attraverso momenti di formazione e di preghiera. Articolati tra Lodi mattutine, catechesi, Messa, Rosario e Adorazione eucaristica hanno un argomento sempre diverso.

Si basano su 5 pilastri, ovvero le colonne che stanno alla base della spiritualità cristiana: la Parola di Dio, la preghiera, la Confessione, l’Eucarestia e il digiuno.

Dopo aver affrontato i primi tre quest’anno è stata la volta dell’Eucarestia, tema che è stato sviscerato nelle sue profonde sfaccettature dai vari sacerdoti e religiosi.

La basilica di San Pietro per il terzo anno consecutivo ha ospitato un numero nel tempo sempre crescente di persone, quest’anno circa 3500. Da ogni parte d’Italia e anche dall’estero una comunità di monaci wifi ha affrontato viaggi spesso anche faticosi e dispendiosi pur di esserci.

Perché la relazione dal vivo, con abbracci annessi, non è mai messa in secondo piano, ma favorita e mantenuta da un contatto che più che virtuale si deve definire spirituale.

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Il 5° Capitolo del Monastero wifi – photo web source

Le catechesi: la ricchezza della formazione

Ha dato il via la preghiera delle Lodi per iniziare una giornata intensa dai frutti sovrabbondanti. Don Francesco Buono ha cominciato la serie di catechesi riflettendo su entrare nella celebrazione della messa. “Non siamo noi che andiamo alla messa, è Lui che ci viene a prendere“, ha sottolineato, spiegando come l’Eucarestia sia ringraziamento e al tempo stesso unione e comunione.

Ha proseguito mons. Antonio Grappone, che ha sostituito don Fabio Rosini, impossibilitato a partecipare. Ha riflettuto sulla Liturgia della Parola che è strettamente connessa alla Liturgia eucaristica e a come prepararsi bene all’incontro che avviene quando si riceve Gesù Eucarestia.

Don Laurent Touze ha approfondito il significato dell’offerta che Gesù fa di stesso invitando a pensare che “Dio ci ama. Ha compiuto tutto, ma vuole la nostra piccola collaborazione“.

La Chiesa come comunità: su questo ha parlato don Gino Tedoldi evidenziando come “Il Signore attraverso l’Eucarestia crea un popolo“. E attraverso di essa, rigenera, da vita, “ascolta il grido di sofferenza del suo popolo“.

Madre Maria Emmanuel Corradini ha mirabilmente tracciato l’atteggiamento da avere nei confronti dell’Eucarestia: un rapporto sponsale. “Se si capisce l’Eucarestia si capisce tutto“, ha detto, perché “Gesù raggiunge tutto e tutti solo se glielo permettiamo“, queste le sue parole. “Gesù batte il suo cuore dentro di noi“: una fusione, un diventare tutt’uno con Lui.

Padre Serafino Tognetti ha spiegato il mistero della transustanziazione, il “prodigio più grande che creare l’Universo” sottolineando l’aspetto della comunicazione e quindi relazione che si instaura tra l’uomo e Dio.

Di seguito padre Maurizio Botta ha riflettuto sull’espressione “Ecco l’Agnello di Dio che il sacerdote pronuncia subito dopo la consacrazione eucaristica: “Solo Cristo da la pace” è la sua conclusione. Si sono poi susseguite le catechesi di don Vincent Nagle che ha spiegato il legame che passa tra l’Eucarestia e la vita eterna. Infine don Paolo Prosperi ha parlato della contemplazione che avviene durante il tempo di adorazione eucaristica.

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La messa al 5° Capitolo del Monastero wifi – photo web source

La preghiera, la messa: una full immersion di grazia

Tra le catechesi ovviamente c’è stato lo spazio per la messa, celebrata dal card. Mauro Gambetti e concelebrata dai numerosi sacerdoti presenti. Dopo una breve pausa pranzo  l’appuntamento per la preghiera a Maria con il Rosario all’altare di San Giuseppe. Una giornata così spiritualmente ricca non poteva che essere conclusa con l‘adorazione eucaristica. 

Guidata da don Salvatore Vitiello ha terminato il 5° Capitolo lasciando nel cuore dei tanti monaci wifi la presenza più importante, Gesù. È Lui che unisce questa rete di persone che si ri-immette nella propria quotidianità con il “teniamoci pregati“, la tipica espressione di questa comunità, tra web, linee telefoniche e chat in vitale comunione.

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