Strage di Minneapolis: la miracolosa guarigione della bambina colpita al cervello da un proiettile

Era stata colpita al cervello durante l’attentato alla scuola di Minneapolis: non c’erano molte speranze, ma il recupero che è avvenuto è miracoloso persino a parere dei medici che l’hanno operata.

scuola minneapolis sophia forchas
Strage di Minneapolis: il recuper miracoloso di una bambina – lalucedimaria.it

A fine agosto, il 27, una piccola scuola cattolica degli Stati Uniti è stata sconvolta da un terribile attentato che ha portato alla morte di 2 bambini e al ferimento di oltre 14. Erano i piccoli studenti della scuola Annunciation di Minneapolis, e durante una tranquilla mattina, mentre stavano partecipando alla messa di inizio anno scolastico, un giovane ventitreenne transgender ha fatto irruzione sparando sui bambini prima di togliersi la vita.

Tra i bambini presenti nella scuola c’era Sophia Forchas, che nella sparatoria è rimasta colpita alla testa. Un proiettile le aveva trapassato il cranio colpendo il cervello. Una lesione gravissima per cui le aspettative di vita, nonostante gli interventi tempestivi dei medici, erano assolutamente esigue. Ma adesso, si parla di miracolo, perchè la bambina sta recuperando in modo sbalorditivo.

Il miracoloso recupero della bambina coinvolta nella strage di Minneapolis

Per la piccola Sophia aveva pregato anche papa Leone XIV e pure il patriarca ortodosso Bartolomeo. Entrambi avevano espresso pubblicamente la loro vicinanza e assicurato le loro preghiere. E una catena di preghiera è stata messa in atto per sostenere la famiglia, con la richiesta che Sophia potesse sopravvivere e non riportare gravi danni.

sophia forchas
Il recupero miracoloso della bambina oltre ogni aspettativa – lalucedimaria.it

Le preghiere sembra proprio che siano state ascoltate ed esaudite perchè la piccola sta avendo un recupero graduale che ha del miracoloso a detta dei medici che la hanno in cura. Da subito gli stessi avevano affermato che Sophia sull’orlo della morte, poiché il colpo di pistola l’ha colpita alla testa, in un punto estremamente delicato e le ha lasciato un proiettile conficcato nel cervello.

Il 5 settembre scorso, poi, in una conferenza stampa, il neurochirurgo Dr. Walt Galicich, ha dichiarato ai giornalisti che un intervento chirurgico avrebbe tentato di “attraversare il cervello per arrivare lì“, con il rischio di causare danni ancora maggiori. Data la pressione provocata nel suo cervello, la sopravvivenza di Sophia era estremamente bassa. 

Un team di medici guidati da questo neurochirurgo ha tentato di eseguire una una craniectomia decompressiva. L’operazione ha rimosso la metà sinistra del cranio per consentire di alleviare la pressione nel cervello. Ma le possibilità di ripresa anche così erano davvero esigue.

Il miglioramento inatteso è sbalorditivo

Nel frattempo la famiglia di Sophia ha pregato e si è dato vita ad una rete di preghiera che si è diffusa ampiamente. Nelle settimane successive è arrivata la notizia che ha lasciato senza fiato per primi i medici. Sono esterefatti dal vedere il recupero che la bambina sta avendo, contro ogni aspettativa. 

persone in preghiera
Persone in preghiera davanti alla scuola dove è avvenuto l’attentato – Lalucedimaria.it

Se mi avessero detto in quel momento che, 10 giorni dopo, saremmo stati qui con un barlume di speranza, avrei risposto: ‘Ci vorrebbe un miracolo‘”, ha detto il dottor Galicich ai giornalisti statunitensi, non nascondendo la commozione, visibile dai suoi occhi pieni di lacrime.

La potenza delle preghiere

Anche la famiglia dichiara che la preghiera sembra proprio che sia stata accolta e la grazia richiesta sia stata accordata. La madre di Sophia, un’infermiera del reparto pediatrico, ha ringraziato coloro che hanno pregato dicendo: “Le vostre preghiere sono state potenti. Che Sophia sia sopravvissuta a questo terribile attacco è un miracolo. Il suo percorso di guarigione è a dir poco miracoloso; una testimonianza innegabile della misericordia e dell’intervento del nostro Signore Gesù Cristo. Ogni giorno scopriamo nuove rivelazioni di momenti e circostanze che l’hanno tenuta in vita e hanno reso possibile la sua guarigione. Sono semplicemente troppi per essere liquidati come coincidenze. Dio ha ascoltato le nostre preghiere e ha avvolto Sophia nel Suo abbraccio guaritore“.

La famiglia è certa, per fede, che sia stato per volontà di Dio che la piccola ha vissuto tutto questo e rende lode al Signore ringraziandolo con queste parole: “siamo eternamente grati al nostro amorevole Padre, che ascolta ed esaudisce le preghiere“. Dal momento che Sophia verrà adesso trasferita in un reparto di riabilitazione, la famiglia chiede di continuare ancora ad accompagnarla con la preghiera.

Gestione cookie