Miracolo al San Raffaele: protagonista un bimbo condannato a paralisi totale

Una storia che ha del miracoloso per un bambino, la cui vita sembrava segnata drammaticamente già nella pancia della sua mamma.  

Qualcosa aveva compromesso la vita del piccolo Pietro ancora prima di venire al mondo, rischiando di restare paralizzato per sempre, ma qualcosa di speciale è avvenuto.

Pietro operato prima di nascere
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Pietro oggi riesce a muovere i primi passi e a camminare da solo. Cosa gli è successo? Ripercorriamo la sua vicenda.

Pietro: il bimbo salvato al San Raffaele

La sua vita in pericolo ancora prima di nascere. Questo era quello che era stato prospettato al piccolo Pietro, ancora nella pancia della sua mamma, tre anni fa. Una grave malformazione poteva compromettere il suo vivere normale ed il suo crescere come altri piccoli, giocando e camminando in modo spensierato.

Pietro, a sole 22 settimane di gravidanza, è stato operato all’interno dell’utero di sua mamma, per correggere la sua spina bifida, una malformazione molto grave che è causata dalla mancata chiusura della colonna vertebrale. Il piccolo rischiava di rimanere paralizzato a vita: si doveva far qualcosa.

Alla scoperta di questa grave malformazione, il mondo è crollato addosso ai suoi genitori. Tutto sembrava perduto, ma all’ospedale “San Raffaele” di Milano non si sono arresi. Era il 2018 e, come dicevamo, alla 22esima settimana di gravidanza, il piccolo Pietro viene operato.

Una procedura unica nel suo genere, portata avanti da un’equipe medica coordinata dal primario di Ginecologia e Ostetricia, Massimo Candiani, e da quello di Neurochirurgia, Pietro Mortini. Una storia che fece il giro dell’Italia intera e che colpì tutti. Operare un bimbo, ancora nella pancia della mamma, e dove il suo corpo è ancora in formazione, sembrava un’impresa impossibile.

Pietro operato prima di nascere
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La spina bifida operata nella pancia della mamma

Eppure il miracolo è avvenuto: la malformazione è stata corretta nella sua totalità. Prima del parto, Giulia, la mamma di Pietro, non ci credeva che tutto questo stesse capitando a lei e a suo figlio: “[…] Una di quelle cose che leggi sui giornali ma non pensi mai che possano capitare a te” – racconta, in un’intervista, al “Corriere della Sera”.

Eppure, tutto è andato per il meglio. Pietro è nato e, questi anni sono stati sì tranquilli, ma ancora accompagnati, come si deve in questi casi, dalla fisioterapia. Due volte a settimana, il piccolo, che ora ha 3 anni, si reca a fare terapia ed è sempre sotto controllo presso l’ospedale “San Raffaele”.

Ma la sua vita è quella di un bambino felice e, come raccontano i suoi genitori, la gioia più grande è stata quella di vederlo alzarsi in piedi, da solo e camminare per la prima volta. Era il mese di ottobre del 2021: “Abbiamo esultato. Sapevamo quanto era importante per lui” – concludono i genitori.

I suoi primi passi da solo

Pietro oggi cammina e corre come tutti i bambini della sua età. Un vero e proprio miracolo. Di certo, la Vergine Maria è stata accanto a mamma Giulia in questo percorso in salita che ora, invece, ha visto arrivare la luce e la gioia negli occhi di suo figlio.

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