In una recente dichiarazione sulla politica della Lega riguardante i migranti, il ministro Fontana ha spiegato come a suo avviso i migranti diluiscano le identità permettendo l’avanzare dell’omologazione.
Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana ha spesso manifestato la propria contrarietà alle unioni omosessuali, spiegando come la famiglia tradizionale debba tornare al centro degli interessi del governo anche e soprattutto per combattere l’ormai annoso problema della crescita zero. Il ministro non è d’accordo sul fatto che si puntasse al riconoscimento della nazionalità dei migranti per contrastare il problema nascite, ma pensa che sia piuttosto necessario assicurare alle famiglie italiane un posto di lavoro sicuro che dia loro certezza e possibilità di crescere dei figli nella migliore delle condizioni possibili.
Proprio nel ribadire la sua posizione sugli incentivi per la procreazione, il Ministro commenta amaramente: “Quando dici che bisognerebbe aiutare i nostri giovani ad avere più figli ti danno del fascista”, quindi mette in opposizione la sua visione di come si possa contrastare il problema nascite con quella dell’opposizione (anche se è detto che le due politiche non si escludono necessariamente): “Ci sono parti politiche che dicono: cerchiamo di aiutare i giovani e le coppie ad avere un lavoro stabile e una casa con politiche per la natalità. Poi ci sono altri che dicono ‘avanti con l’immigrazione’. Ma nessuno di questi ultimi si è reso conto che con l’immigrazione si diluiscono le identità e l’omologazione avanza”.
Nel prosieguo del suo intervento, il ministro della Famiglia sostiene che questa lotta per la sopravvivenza della famiglia italiana (intesa come famiglia che raccoglie al suo interno cultura e tradizione del nostro Paese) caratterizzerà questo governo, ma interesserà soprattutto le generazioni a venire. Dal suo punto di vista salvaguardare le identità italiane (e dunque respingere una società multiculturale sullo stile di quella britannica o francese) è necessario e per farlo, questo almeno sembra suggerire con le sue parole, è anche necessario limitare l’immigrazione e l’accoglienza: “La battaglia che bisogna fare è questa e sarà una battaglia dove i mass media saranno fortemente contrari, visto che ci sono molti interessi in gioco. Ci massacreranno, lo hanno fatto con me, lo fanno con Matteo, ma sarà una battaglia per il futuro, non quello da qui a 5 anni ma dei nostri figli”.
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Luca Scapatello
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