Medjugorje Vicka: Se aiutiamo Gesù a portare la sua croce avremo grandi benefici in cambio

 

 

La veggente Vicka in un discorso tenuto in occasione dell’inizio della Quaresima risalente al 2014 ha voluto ricordare ai fedeli che le rinunce che questo periodo comporta, non devono essere viste come dei sacrifici, ma come un atto d’amore nei confronti di Maria e Gesù e poi ammonisce i fedeli:

 

“Spesso aspettiamo la fine di questi quaranta giorni solo per poter riprendere a bere, fumare e guardare la Tv, ma questo non è il modo giusto di osservare la Quaresima!”.

 

Vicka bonariamente ricorda come la Madonna ci chieda di affrontare dei sacrifici solo in periodo di Quaresima e lo fa, non per il gusto di privarci di ciò che ci piace, ma semplicemente per avvicinarci a Dio ed alla sua Croce, così che, una volta vicini a quel dolore, con somma fede, si possano affidare a Gesù le nostre croci, i nostri patimenti e le nostre malattie.

 

Insomma la veggente spiega che una volta che ci si è offerti di aiutare Gesù a portare la sua croce avremo un beneficio in cambio, se invece ci limitiamo a lamentarci di quanto il buon Dio ci ha offerto le nostre preghiere non arriveranno mai, quello che la Madonna, infatti, ripete spesso ai veggenti è di insegnare ai fedeli amare la propria croce:

 

“Pochissime persone comprendono il grande valore della Croce ed il grande valore delle nostre croci quando le offriamo a Gesù. Possiamo imparare così tanto attraverso il dono di una croce! In questo periodo di Quaresima dobbiamo comprendere dal profondo del cuore quanto Gesù ci ama e cominciare a camminare al suo fianco!”.

 

Vicka spiega ai fedeli come quello che per molti è visto come sofferenza pura e semplice è in realtà un grande dono che ci permette di avvicinarci alla grazia di Dio. Per questo motivo, continua Vicka, quando Dio ci fa dono di una Croce bisogna chiedergli: “Cos’altro hai per me? Ci sono altri Doni?”.

 

La veggente conclude dicendo come anche lei in gioventù non concepiva in che modo la sofferenza potesse configurasi come un dono, ma che un giorno la GOSPA le confessò: “Se voi conosceste il grande valore della sofferenza! E’ veramente una cosa bellissima! E poi, il resto dipende solamente da noi e dalla nostra apertura di cuore”.

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