
Monsignor Geevarghese Mar Divannasios Ottathengil era arrivato a Medjugorje dalla lontana India.
“Ho sentito parlare per la prima volta di Medjugorje circa 15-20 anni fa, ma dubitavo, non ero molto interessato a venire, ma un mio amico, un sacerdote svizzero, mi parlò di Medjugorje e della sua esperienza. Dopo la sua venuta a Medjugorje, il suo comportamento come sacerdote è incredibilmente cambiato. Ha cominciato a pregare bene e nelle relazioni con gli altri è diventato molto umano. E’ un vero prete ora! Questo mi ha fatto pensare: ci deve essere qualcosa a Medjugorje”.
Medjugorje: “ci da anche l’esperienza della famiglia universale”
Per questo motivo decise di affrontare quel lungo viaggio. “La mia esperienza corrisponde alle mie aspettative. Questi 3 giorni sono una conferma. Uno può sentire lo spirito familiare qui. Le persone che sono impegnate nel servizio fanno anche il più piccolo servizio con amore e con gioia. Questo luogo ci da anche l’esperienza della famiglia universale. Ognuno qui si sente a casa, come nella casa materna. Ho incontrato i veggenti; ho visitato Marija, Ivan e Vicka. Credo che siano veri veggenti. Medjugorje sarà riconosciuto, non c’è dubbio!
Oggi o domani, forse un po’ più tardi, al 100% sicuramente sarà riconosciuto!”
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Antonella Sanicanti
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