Medjugorje: la svolta col nuovo Vescovo della diocesi di Mostar

Il suo predecessore, Mons. Ratko Perić, noto nemico di Medjugorje, ha dovuto lasciare il suo incarico alla guida della diocesi di Mostar.

Il vescovo Peric va in pensione dopo avere superato i limiti di età che è di 75 anni.
Al suo posto, Papa Francesco ha nominato Mons. Petar Palic, giovane vescovo, di 48 anni, finora alla guida della diocesi di Hvar in Croazia.

Di lui sappiamo che è un amico di Medjugorje. Più volte si è recato nella parrocchia di San Giacomo e ha concelebrato la Santa Messa. Già questo fa ben sperare in un atteggiamento di apertura e attenzione verso la realtà di Medjugorje e alla moltitudine di pellegrini provenienti da tutto il mondo. E finora ignorati dal precedente vescovo, non curante delle loro necessità pastorali.

Medjugorje: la svolta

E’ la svolta tanto attesa da tutti coloro che amano quel luogo, per la ben nota opposizione agli eventi di Medjugorje, non solo da parte di Mons. Peric ma altresì del vescovo in carica all’inizio delle apparizioni, Mons. Pavao Zanic. E fa presagire che tale nomina concorrerà a una possibile evoluzione positiva per Medjugorje.

Il primo passo, potrebbe essere il riconoscimento della chiesa di Medjugorje, che attualmente ha ancora lo status di parrocchia, a santuario sotto la Santa Sede, affidato a un vescovo prelato. E quindi strutturata e definita dal punto di vista della pastorale. In Italia per esempio, hanno questo tipo di inquadramento, il santuario della Madonna di Pompei e di Loreto.

Di certo è che stiamo assistendo ad una graduale successione di avvenimenti a favore di Medjugorje. Prima nel 2017, con la nomina di Mons Henryk Hoser, in qualità di visitatore a carattere speciale per la Santa Sede. Poi due anni dopo, Papa Francesco, nel giorno delle festa della mamma, il 12 maggio 2019, ha dato l’autorizzazione ai pellegrinaggi ufficiali e alle celebrazioni solenni.

Medjugorje nuovo vescovo a Mostar nomita da papa Francesco

Quest’anno a febbraio, è stato conferito l’imprimatur a sette realtà comunitarie presenti a Medjugorje. Attendiamo con fiducia il prossimo passo.

Simona Amabene  

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