Medjugorje: Perché la sofferenza ci fa conoscere Gesù

Ognuno di noi ha avuto un momento di sofferenza nella propria vita. “Se hai sofferto, è segno che hai incontrato Gesù”.

Medjugorje fra Goran Azinovic

Fra Goran Azinovic, a Medjugorje, ci fa capire come la sofferenza sia il segno della nostra conoscenza e vicinanza a Gesù Cristo.

La sofferenza: anche Gesù ha sofferto

Quante volte pensiamo che la sofferenza sia tutta caduta solo sulle nostre spalle e che Dio non se ne accorga, o lasci correre. In realtà non è così, e sbagliamo se lo pensiamo. Anche Gesù ha sofferto e soffre per ognuno di noi, anche Gesù ha avuto paura nell’Orto degli Ulivi prima di essere catturato e condannato a morte.

Prima di tutti, anche lui ha sofferto. “La società moderna non ci perdonerà mai il fallimento. […] e lo vediamo a partire dai bambini a scuola. Si sentono falliti quando arriva un brutto voto, quello positivo invece è segno del loro successo.

Un successo che, la società moderna, ci dice che dobbiamo raggiungere sempre e a ogni costo. La società perdona anche il peccato, ma non il fallimento. Ma questo non è ciò che vuole Dio”. Lo dice Fra Goran Azinovic, durante la sua Omelia a Medjugorje.

Fra Goran: “Gesù è dalla parte di chi fallisce”

Gesù si è messo dalla parte di quelli che hanno fallito. […] Vi faccio una domanda: qui vedete, sull’altare, due sacerdoti. Me e uno sconosciuto. Attraverso questo sacerdote sconosciuto, Dio ha compiuto tanti miracoli. Io, invece, non ho fatto nessun miracolo…o peggio, posso anche aver provocato sofferenza in qualcuno.

Ovviamente, se voi avreste bisogno, andreste dall’altro sacerdote e non da me. Ma vi dico una cosa: oggi Gesù è da quest’altra parte, dalla parte mia […] dalla parte di coloro che soffrono, che attendono con preghiera e zelo” – ha continuato Fra Goran.

La sofferenza ci avvicina a Cristo

Soltanto nel dolore possiamo riconoscere Gesù. Per questo, preghiamo a partire da queste parole: “Gesù, donami la sofferenza”. “Gesù donami la croce” – ha concluso.

Cristo non ci abbandona alla sofferenza, lui soffre con noi, lui cammina nella sofferenza con noi. È solo attraverso il dolore e la sofferenza che possiamo veramente conoscerlo e percepire la sua presenza.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: medjugorjetuttiigiorni.it

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