Il bellissimo ritratto della figura di San Francesco d’Assisi offerto ai giovani, da parte di padre Danko Perutina al Festival 2020 a Medjugorje.
Un messaggio rivolto ai partecipanti presenti a Medjugorje e a quelli che seguono il Mladifest in live streaming.
Parole ispirate rivolte ai cuori di tantissimi giovani e non, e confidiamo che siano occasione di un nuovo inizio nella loro vita.
Un intervento che è un richiamo soprattutto per i giovani, a guardare uno dei più grandi Santi della storia della Chiesa e patrono dell’Italia, come modello senza tempo da cui possiamo apprendere grandi insegnamenti per la nostra vita e per il nostro cammino di Fede.
“Un ragazzo, alla fine del XII secolo, visse come tutti gli altri ragazzi, suonava, si divertiva. Era San Francesco. Sapeva benissimo ascoltare. Dopo il bacio al lebbroso, Francesco si trovava nella chiesa di San Damiano e sentì dal Crocifisso:’Francesco vai e ripara la mia Chiesa che è distrutta. Lui si mise subito in azione. Suo padre era ricco. Fece restaurare molte chiese, San Damiano, la Porziuncola. Non comprendeva però che si stava rovinando la Chiesa vivente. Ma quando lo capì, lui divenne uno dei rinnovatori più grandi della Chiesa.
Perché Francesco aveva successo? Lui non criticava la Chiesa dal di dentro. Con la sua vita ha cominciato il rinnovamento. Nel 1208 accade un avvenimento molto importante. Durante la Santa Messa sentì il Vangelo di Matteo:”Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone.(..)”.
E Francesco lo sentì come un invito da vivere, e di farne il programma della sua vita. E fu perseverante fino alla fine. La Parola era caduta su un terreno fertile, nel suo cuore. Aveva un cuore semplice e santo. Ma non era mai contento con se stesso. Continuava sempre a pregare novene, tridui, a fare i quaranta giorni di penitenza. Voleva sempre crescere, non era passivo.
(..) Cari giovani, lo stesso invito rivolto a San Francesco, è stato rivolto a tanti altri nella Chiesa cattolica, ed é rivolto anche a voi oggi. Voi che siete qui a Medjugorje, voi che siete collegati via internet a casa”.
Simona Amabene
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