Medjugorje | Condannati gli esponenti di un gruppo criminale

Una sporca operazione minacciava comunità e imprenditori italiani che onestamente vivono del turismo religioso presso la località bosniaca.

Dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia, affermava San Paolo. È vero, però, anche il contrario: dove abbondano le grazie, il demonio va su tutte le furie ma, alla fine, non vince mai.

Chiara Amirante e Nuovi Orizzonti vittime di diffamazione

Nemmeno Medjugorje è esente da tentativi di corruzione. La SIR ha riferito che, per quasi due anni, alcune comunità e associazioni di fedeli, molto attive presso la località balcanica delle apparizioni mariane, sono state vittime di estorsioni e abusi di posizione.

L’agenzia della CEI menziona in modo esplicito Nuovi Orizzonti e Regina della Pace tra i movimenti finiti nel mirino dell’operazione corruttiva, mentre a commettere i reati sarebbero stati Boris Kordic e Josip Kvesic, due dipendenti del Servizio per i rapporti con gli stranieri della Bosnia-Erzegovina, condannati in primo grado a 14 e 10 anni di carcere.

In particolare, Nuovi Orizzonti e la sua fondatrice Chiara Amirante sarebbero stati oggetto di una campagna diffamatoria. Tra le vittime ci sono anche imprenditori e titolari di esercizi commerciali tutti operativi nei pressi del santuario di Medjugorje.

Gli imputati sono stati giudicati colpevoli per aver esorto denaro a cittadini stranieri tra il 2012 e il 2014 “come parte di un gruppo criminale organizzato, utilizzando le loro posizioni ufficiali e i poteri a loro conferiti dalla legge”, riferisce una nota del tribunale.

Multa di 30mila euro

Tra le vittime della macchinazione figura anche Fabio Seghedoni, presidente dell’ONG “Regina della pace”, che ha edificato la comunità Orizzonti di pace, con sede a Zvirovići.

Secondo quanto riferisce l’Agenzia Nova, ai condannati è stata comminata anche la pena pecuniaria di 60mila marchi bosniaci (circa 30mila euro), da versare entro 60 giorni dalla sentenza.

Sono stati danneggiati dall’operazione criminale anche i coniugi Graziano Castagner e Tecla de Luca, comproprietari della società “Granmir&Co Citluk” e dell’Hotel “L Spa” a Medjugorje. Altro raggirato è Luigi De Iudicibus, proprietario della “Shara Argenteria Medjugorje”.

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