Medjugorje: arrivano dopo undici lunghi giorni a piedi

I protagonisti di questa storia, sono due giovani poliziotti che meditavano da tempo di vivere questa esperienza spirituale sino a Medjugorje. 

Pellegrini a Medjugorje in 11 giorni a piedi

Ma la situazione di emergenza provocata dal Coronavirus, con la conseguente chiusura delle frontiere, li aveva costretti ad attendere la realizzazione del pellegrinaggio a piedi. 

Medjugorje: un sacrifico offerto per una persona molto cara

Loro sono: Ivan Vukoja e Niko Suša, originari di Livno in Bosnia Erzegovina ma residenti a Zagabria. Entrambi cattolici. Un paio di mesi fa circa, Niko Suša ha avuto l’idea di un pellegrinaggio penitenziale a piedi, da Zagabria a Medjugorje. Voleva offrirlo per una persona molto cara, per la sua guarigione!

Nell’attesa di poter realizzare l’impresa, Niko si è preparato spiritualmente, fisicamente e mentalmente. Ivo invece ha deciso di unirsi a lui, solo pochi giorni prima della data prevista per la partenza. Quindi i suoi piedi non essendo allenati, hanno sofferto un pò di più a causa di dolorose vesciche. Ma ha comunque  perseverato eroicamente fino alla fine.

Hanno deciso di partire dopo la notizia che i confini tra Croazia e Bosnia-Erzegovina sarebbero stati aperti il 1° giugno. E così hanno programmato la partenza per il 24 maggio. Quel giorno,  dopo la Santa Messa del mattino nella chiesa “Sveta Mati Slobode“ e la benedizione del sacerdote, sono partiti.

Pellegrinaggio a piedi di 11 gironi verso Medjugorje
Photo web source medjugorje.info

Un programma intenso di preghiera

Hanno trascorso la maggior parte del tempo a camminare in preghiera. Il loro programma di preghiera quotidiano era: 4 Rosari, un Coroncina della Divina Misericordia e le loro preghiere personali. Inoltre in undici giorni di viaggio, in ben otto giorni sono riusciti a partecipare alla Santa Messa nei luoghi in cui si trovavano a passare.

Raccontano di aver assistito a numerosi miracoli della Provvidenza di Dio, sia riguardo alle condizioni del tempo che li ha accompagnati, sia nelle persone incontrate che li hanno aiutati lungo il cammino. Hanno ricevuto l’invito da parte di diversi media a parlare pubblicamente della loro esperienza. Ma loro hanno preferito non dire nulla per poter rimanere in pace, umiltà, preghiera e concentrazione per adempiere questo voto alla Madonna.

Medjugorje: il loro grazie a tutti e soprattutto a Gesù e Maria

Hanno rilasciato solo questa dichiarazione per il portale Medjugorje-info.com esclusivamente con l’intenzione di dire pubblicamente il loro grazie (!) e lo hanno fatto su sollecitazione della persona per cui hanno pregato. Un grazie a tutti coloro che li hanno aiutati nel loro cammino verso Medjugorje in tanti modi: attraverso la preghiera, i messaggi di sostegno o donazioni concrete di cibo e bevande e alloggio lungo la loro strada di 11 giorni.

Sono arrivati a Medjugorje il 3 giugno 2020 nel pomeriggio. E come prima cosa sono saliti dalla Gospa sul Podbrdo e lì hanno consegnato i loro voti, le loro preghiere e sacrifici. E anche i ringraziamenti per il Suo aiuto e la Sua intercessione presso il Suo Figlio Gesù!

Collina delle apparizioni - Medjugorje

Dopo di che, hanno raggiunto la parrocchia di San Giacomo, per potersi accostare alla Confessione e poi al programma di preghiera serale. Il giorno successivo, amici e parenti di Livno li hanno accolti. E infine, oggi 5 giugno, sono ripartiti per tornare a Zagabria.

Simona Amabene 

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