Le autorità indagano su un network internazionale di pedopornografia online. Le perquisizioni della polizia hanno fatto emergere anche l’inquietante presenza di una simbologia legata al satanismo e all’occultismo.

La notizia è rimbalzata da un lato all’altro dell’Oceano. Ne hanno parlato anche la CNN e il Guardian. In queste ore circolano video in cui si possono vedere gli agenti della polizia di Sidney, in Australia, gridare «Polizia!» prima di forzare la porta e fare irruzione nell’appartamento di un uomo indicato come vertice di un gruppo che faceva circolare materiali contenenti abusi sessuali su minori.
La Sex Crimes Squad (Squadra Crimini Sessuali) della polizia del New South Wales ha arrestato quattro uomini. Secondo le autorità, la banda avrebbe avuto accesso a materiale raffigurante «abusi sui minori e la tortura di bambini con simboli e rituali» legati al mondo del satanismo e dell’occulto. I quattro arrestati sono trattenuti senza possibilità di cauzione.
Si parla anche del loro possibile coinvolgimento in una rete internazionale satanica di materiale di abuso sessuale su minori. I detective australiani hanno incriminato i quattro sospetti al termine di un’indagine condotta da una speciale task force su un network internazionale di materiale satanico di abuso sessuale su minori. È quanto dichiara la polizia in un comunicato di lunedì 1° dicembre.
Migliaia di video di bimbi abusi e simboli satanici: ecco cosa ha scoperto la polizia
L’operazione ha avuto luogo giovedì 27 novembre. Gli agenti hanno dato esecuzione a sei mandati di persecuzione in tutta Sidney, usando un ariete per penetrare nell’appartamento di un ventiseienne che avrebbe svolto un «ruolo di primo piano» in questa orribile vicenda, come afferma un video diffuso dalla polizia australiana e ripreso dalla CNN.
Il sospetto è stato portato fuori dal suo appartamento in manette. Con lui sono stati arrestati altri tre uomini di 39, 42 e 46 anni. Sono tutti accusati di aver diffuso materiale di abuso su minori online. I poliziotti hanno sequestrato dispositivi elettronici contenenti migliaia di video di abusi su bambini, anche neonati, fino ai dodici anni.
La Strike Force Constantine – la task force che si occupa di materiale criptato di abusi sessuale su minori con temi ritualistici e satanici – «ha scoperto una rete pedofila con sede a Sydney attivamente coinvolta nel possesso, nella distribuzione e nella facilitazione di questo materiale attraverso un sito web gestito a livello internazionale», si legge nel comunicato.
Jayne Doherty, a capo del comando Child Abuse & Sex Crimes Squad, l’unità che si occupa di abusi su minori, aggressioni sessuali, sfruttamento online, rapimenti con intento sessuale e casi di violenza sessuale, ha parlato di abusi «particolarmente devastanti». I fermati infatti, prosegue, «nelle loro discussioni riguardo all’abuso di bambini usavano simboli e rituali».
«La polizia sosterrà in tribunale che questo gruppo internazionale intratteneva conversazioni e condivideva materiale raffigurante l’abuso e la tortura di bambini, con l’impiego di simboli e rituali collegati al satanismo e all’occulto», ha aggiunto la poliziotta australiana.
Network internazionali di pedopornografia: una realtà davvero inquietante
È ben documentata, purtroppo, l’esistenza di “community internazionali” di pedofili che operano a livello transnazionale, spesso via internet, per condividere immagini e video pedopornografici. Nei primi mesi di quest’anno due distinte operazioni – Operazione “Viper 2” (gennaio 2025) e Operazione “Hello” (febbraio 2025) – condotte in decine di città italiane hanno portato a un totale di 46 arresti e al sequestro di numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici.
Secondo gli inquirenti si tratta di un fenomeno alimentato anche da organizzazioni criminali che organizzano “produzioni” di questo tipo su scala globale. L’operazione “Viper 2” aveva già portato nel 2024 a sessanta perquisizioni e all’arresto di 28 persone appartenenti a vaste community internazionali di pedofili. Si conferma così la sconcertante realtà di uno dei maggiori scandali del nostro tempo: la violenza sui più piccoli.







