La figura della Madonna ed il suo concepimento sono difesi fortemente anche dai Musulmani
La comune devozione verso la Vergine Madre può essere punto di partenza del dialogo tra cattolicesimo e Islam.
Maria ha un ruolo importantissimo nel Corano: è presentata come la figlia di Imrân (il Gioacchino della tradizione cristiana) e i musulmani difendono il santo concepimento di Gesù e la verginità della giovane Madre. I musulmani chiamano la Madonna Meryem Anà, ovvero Maria Madre. La sua maternità è opera di Dio, il quale mandò gli angeli a benedire il gioioso annuncio: «Quando gli angeli dissero: O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente: il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’Altro, uno dei più vicini.» (Sura III – 45).
Non lontano dalle imponenti rovine di Efeso, sorge una cappella venerata come la casa della Madonna, il luogo in cui la Vergine, seguendo l’apostolo Giovanni, trascorse gli ultimi anni di vita e la sua conseguente Assunzione al Cielo. Efeso è anche il luogo in cui il 22 giugno del 431, durante la prima sessione del Concilio ecumenico, Maria venne proclamata Theotokos, ovvero Madre di Dio.
Sul finire dell’800, i padri lazzaristi di Smirne si attivarono in incessanti ricerche a seguito di alcune visioni della mistica Caterina Emmerich (1774-1824). Da quel momento la casa di Maria divenne meta di pellegrinaggi tanto di cristiani, quanto di musulmani.
Sulla strada che porta da Gerusalemme a Betlemme, si trova la pianta di una chiesa a forma ottagonale con al centro una grande pietra sporgente. Si tratta della chiesa del Kathisma, ovvero del Riposo di Maria. All’interno della chiesa sono stati rinvenuti diversi mosaici. Tra questi uno è quello che cattura l’attenzione per bellezza ed importanza: il mosaico della palma. La vicenda è narrata dal vangelo apocrifo di Matteo. Durante la fuga in Egitto, Maria chiese di riposarsi all’ombra di una palma, desiderando di mangiarne i frutti.
Giuseppe rispose nello sconforto di non poterli raggiungere, vista l’altezza dell’albero. Intervenne il bambino Gesù che disse alla palma di abbassare i suoi rami e dare la possibilità alla Santa Madre di nutrirsi. La stessa palma la ritroviamo nel Corano, nella Sura 19, quando viene narrata la nascita di Gesù. «[Maria]Fu chiamata da sotto: Non ti affliggere, ché certo il tuo Signore ha posto un ruscello ai tuoi piedi; scuoti il tronco della palma: lascerà cadere su di te datteri freschi e maturi».
La dichiarazione di papa Francesco sulla Fratellanza Umana richiama questo concetto fondamentale: l’unione di tutti i fratelli non passa attraverso le nostre capacità, ma passa attraverso la grazia di Dio. La figura di Maria rappresenta sicuramente questo che collega Occidente e Oriente, cristiani e musulmani nella fratellanza e nella preghiera.
Fabio Amicosante
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