La storia di Margherita da Cortona (1247-1297, Salerno) comincia in una maniera molto particolare.
Era una bellissima contadina, orfana di madre e ammirata da tutti, che cresceva con una matrigna cattiva che, invece, la detestava.
Per questo motivo, all’età di 18 anni, conquistata dalle lusinghe del nobile di Montepulciano, Arsenio, che aveva promesso di sposarla, fugge di casa.
Margherita non sarà mai sua moglie, a causa delle opposizioni della famiglia del nobile, ma darà ad Arsenio un figlio.
Si ritroverà di nuovo da sola, per strada, e con un figlioletto da sfamare. Perciò, comincerà a prostituirsi per guadagnare qualcosa, fino al momento in cui giungerà a Cortona, luogo in cui troverà un lavoro da levatrice.
Li qualcosa cambia: Margherita inizia a sentir parlare dei Francescani e sente il desiderio di dedicarsi ai malati poveri. Offre loro delle visite a domicilio e, mano a mano, riesce a creare un gruppo di volontarie che la aiutano a fare la carità a chi ha davvero bisogno.
In qualche modo, riesce a coinvolgere anche le famiglie benestanti in questo suo progetto, tanto che, ben presto, coi soldi che queste le donano, apre un ospedale, per i poveri di Cortona, tuttora esistente e chiamato Casa Santa Maria della Misericordia.
Dopo aver scoperto Cristo e come servirlo, Margherita divenne inarrestabile. Quando non era coi suoi poveri, si immergeva nella preghiera e nella penitenza, nelle visioni mistiche. Arrivò a vivere gli ultimi anni della sua vita in una cella, nella Rocca sopra Cortona.
Oggi, Cortona la celebra come Patrona il 22 Febbraio e conserva il suo corpo ancora incorrotto.
Antonella Sanicanti
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