Nelle indagini di Mafia Capitale è emersa anche la complicità tra criminalità organizzata e coloro che permettono l’ingresso illegale dei migranti, nella nostra Nazione: “Tu c’hai idea di quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”.
Questa è una delle intercettazioni telefoniche rese note, qualche giorno fa.
Dunque, il fenomeno migratorio è diventato un affare, non solo per i criminali internazionali o comunque al di la del Mediterraneo, che si fanno pagare a peso d’oro i viaggi della morte, da costa a costa, ma anche per i delinquenti paesani, che hanno saputo fiutare un grosso guadagno, sulla pelle delle povera gente, che cerca salvezza via mare e che qui, in Italia, non trova altro che sfruttamento.
In Nigeria, in particolare, anche la Conferenza Episcopale parla dei possibili pericoli a cui vanno incontro coloro che lasciano il Paese con i barconi: “Donne e bambini nigeriani sono vittime ogni anno della tratta della prostituzione (…) all’esterno della Nigeria. A loro viene negato il più elementare dei diritti umani e vengono sottoposti a sofferenze e abusi impensabili”.
Per questo, la chiesa africana, ha pensato ad una giornata di preghiera.
Basti pensare che l’80% delle ragazze nigeriane che arrivano in Italia vengono costrette a vendersi, anche per 20 euro, per pagare un debito assegnato loro dagli stessi trafficanti.
Le ultimissime indagini confermano ogni sospetto, attraverso il Rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, che scrive: “Per le organizzazioni criminali straniere in Italia, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con tutta la sua scia di reati “satellite”, per le proporzioni raggiunte, e grazie ad uno scacchiere geopolitico in continua evoluzione, è oggi uno dei principali e più remunerativi business criminali”.
Antonella Sanicanti
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