Madre Teresa non si tocca. “Infondate accuse di proselitismo”

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Accusare la fondatrice delle Missionarie della Carità di aiutare i poveri per convincerli a convertirsi è “un atto arrogante, scorretto, fuorviante, malizioso e in malafede”. “La Chiesa cattolica non riconosce le conversioni fatte con la forza o con l’inganno”.

Mumbai (AsiaNews) – Non è solo triste, ma anche sconvolgente che Mohan Bagwat, il capo della Rashtriyaswayamsevak Sangh (Rss), e i suoi compari estremisti debbano accusare Madre Teresa di avere un progetto di conversione al cristianesimo come obiettivo principale della sua missione di carità. Aggiungendo che questo suo scopo egoista ha svalutato le virtù di una causa valida. È un tentativo di infangare la stima di chi è stato tenuto in così alta considerazione non solo dalla nostra nazione – che le ha conferito il Bharat Ratna -, ma [che è stato] anche salutato dal mondo come un angelo di misericordia per il suo servizio disinteressato rivolto ai poveri e agli emarginati.

Questa accusa è assurda e deve essere condannata senza mezzi termini, perché solleva lo spauracchio delle conversioni illegali con dichiarazioni vuote, dato che si basano su un’ipotesi. Madre Teresa non si è mai permessa di convertire qualcuno, è stata un testimone puro di tutti quelli che hanno ricevuto personalmente la sua carità. Le persone sagge e oneste di altre fedi che hanno collaborato con lei e hanno sperimentato la trasparente sincerità del suo servizio disinteressato si sono fatte avanti in grandi numeri per garantire per la sua integrità, e per affermare che lei non ha mai richiesto, né obbligato qualcuno alla conversione. I figli di altre religioni che si sono affidati alle sue cure non hanno cambiato la loro fede e continuano a farlo. La nazione è indignata da simili accuse senza fondamento.

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La libertà religiosa è un diritto fondamentale garantito dall’art.25 della Costituzione dell’India. esso stabilisce che “salvo l’ordine pubblico, la moralità e la salute, e altre disposizioni di questa Parte, tutte le persone hanno ugualmente diritto alla libertà di coscienza e a professare, praticare e propagare liberamente una religione”. Questa “Santa dei bassifondi”, con la sua incrollabile fedeltà, ha professato, praticato e propagato la sua religione. Il principio cardine e l’essenza del cristianesimo è la carità. È oltre ogni ombra di dubbio che la Santa degli slum ha aderito senza barcollare a questo sommo principio cristiano, raggiungendo i non voluti e i reietti della società con genuina carità e senza ulteriori motivi di sorta.

C’è una crescente quantità di dichiarazioni pubbliche, non contestate, [fatte] da persone di ogni credo e colore politico, che confermano questa evidente verità. Dinanzi al peso schiacciante dell’evidenza e senza alcuna prova del contrario, attribuire altri scopi a questa venerabile anima non è solo arrogante, ma concretamente scorretto e fuorviante. Non è solo maliziosa, ma in malafede.

Eppure un’altra bufala messa in giro è quella proveniente da alcune teste calde del Vishwa Hindu Parishad (Vhp) che, accusando Madre Teresa di conversioni, hanno dato l’impressione che fosse coinvolta in azioni di forza e in truffe per attirare le persone verso la sua fede. Lei non ha trasgredito i limiti della legittima diffusione della sua religione. Con fermezza ha proclamato l’amore di Cristo in parole e con i fatti. Ha dato brillante testimonianza del coraggio della sua verità per stare al fianco dei poveri e dei sofferenti, a costo della propria comodità e della propria vita. Ha diffuso la fragranza del suo amore per guarire e ricucire le ferite dei malati. Se lo splendore di una verità credibile e la grandezza del suo amore incondizionato hanno attratto in modo irresistibile le persone alla fede, è stata una loro scelta personale per la quale hanno uguale diritto, per via della libertà di coscienza che l’art. 25 garantisce.

Sembra che sia oltre la sfera di comprensione di alcune persone che la Chiesa cattolica non riconosca la conversione di un’altra parte con la forza o con l’inganno. La conversione deve sempre essere fatta da un individuo adulto o da un’autorità genitoriale di sua scelta e non deve avere alcun elemento di coercizione (manipolazione fisica o psicologica). Affermare che Madre Teresa ha amministrato il battesimo e per questo ha convertito altri è un argomento strumentale. Il battesimo è solo una cerimonia rituale religiosa di ammissione, per quelli che – di loro libera volontà – hanno espresso il desiderio di abbracciare la fede cristiana.

*Direttore delle Comunicazioni e dei media per l’arcidiocesi di Mumbai e direttore del settimanale arcidiocesano The Examiner

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

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