Madonnina di Civitavecchia: attesa dichiarazione del Vescovo sulle lacrimazioni

Domani il 26° anniversario della lacrimazione della Madonna di Civitavecchia. C’è grande attesa delle parole del nuovo Vescovo circa l’evento miracoloso.

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Monsignor Ruzza, insediatosi da luglio alla guida della Diocesi laziale, ancora non ha parlato circa il miracolo mariano, avvenuto il 2 febbraio del 1995. In occasione dell’anniversario, è attesa una sua dichiarazione.

Miracolo di Civitavecchia: si attendono le parole del nuovo Vescovo

Era il 2 febbraio del 1995 quando una statuetta raffigurante la Vergine Maria, e proveniente da Medjugorje, iniziò a lacrimare sangue. E lo fece per ben 14 volte nella casa della famiglia Gregori. Da quel giorno, tutti hanno gridato al miracolo e sui giornali iniziò a parlarsi del caso della “Madonnina di Civitavecchia”.

Fenomeni miracolosi che si sono protratti fino al 15 marzo del 1995. Un caso che sconvolse l’Italia intera e che portò tutti i fedeli a gridare al miracolo. Oggi, a 26 anni di distanza, c’è una novità: dopo la recita del Santo Rosario alle ore 18, nella chiesa dov’è oggi custodita la statua, nella Parrocchia di Sant ‘Agostino-Santuario Madonnina delle Lacrime è prevista una dichiarazione da parte del nuovo Vescovo di Civitavecchia, Monsignor Ruzza, proprio su questo avvenimento.

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Monsignor Ruzza si è insediato lo scorso luglio

Il nuovo Vescovo, insediatosi nella Diocesi lo scorso luglio, ha sottolineato più volte “le molteplici attenzioni a cui lui stesso e la comunità sono chiamati per essere presente significativamente nella vita delle città”: “Vorrei che il discernimento guidasse ogni futuro passo del nostro cammino diocesano” – aveva detto, lo scorso 25 luglio, durante la Santa Messa di insediamento.

Un momento speciale per la vita della sua Diocesi. Una Diocesi che attende, da lui, un segno e una parola che mantenga sempre viva la fede e la devozione verso la Vergine, che ha voluto donare questo particolare segno, non solo agli abitanti di Civitavecchia, ma a attua la comunità cristiana.

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Monsignor Ruzza – photo web source

Il miracolo della Madonnina di Civitavecchia

Erano le 16.20 del 2 febbraio 1995, quando la statua della Vergine Maria iniziò a lacrimare sangue. Questa “lacrima” partiva dagli occhi e finiva dritto al cuore. Fu la figlia dei Gregori, Jessica, ad avvertire suo padre di aver visto il volto della statua di Maria rigato dalle lacrime. La sera del 3 febbraio, il fatto si ripeté davanti ad alcuni testimoni, e proseguì nei giorni successivi.

Venne intanto informato l’allora vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, monsignor Girolamo Grillo e anche il Vaticano, nella figura dell’allora Cardinale Ratzinger. La statuetta lasciò la casa dei Gregori a causa dell’assedio della folla e, dopo essere transitata in un primo tempo dalla chiesa di Sant’Agostino, venne custodita dalla diocesi.

Il 15 marzo l’ultima delle quattordici lacrimazioni avvenne proprio mentre Monsignor Grillo, inizialmente scettico, teneva la statuetta fra le mani, raccolto in preghiera insieme ad alcuni testimoni.

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La Chiesa cattolica non si è ancora espressa ufficialmente in modo diretto sulla soprannaturalità delle lacrimazioni, ma già nel 2005 la diocesi di Civitavecchia-Tarquinia aveva reso pubbliche le conclusioni della propria commissione di inchiesta, secondo la quale il fenomeno non era spiegabile scientificamente.

ROSALIA GIGLIANO

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