Madonna di Savona: la luce sfolgorante nascondeva una promessa

La Madonna di Savona apparve a un povero contadino con un messaggio ben preciso. Presto tutta la popolazione poté assistere all’evento grandioso. 

madonna savona apparizione antonio botta
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Un povero contadino originario della cittadina di Savona, nativo della valle di San Bernardo, dove si trova l’omonima parrocchia, di nome Antonio Botta, nella mattina del 18 marzo 1536 stava uscendo di casa per andare, come tutti gli altri giorni, a lavorare nella sua vigna, sempre in località San Bernardo.

Il prodigio di fronte al contadino, all’inizio ignaro di tutto

L’uomo uscì tranquillamente di casa per andare a guadagnarsi la giornata, quando però lungo il sentiero che stava percorrendo vide qualcosa di fortemente inatteso. Di colpo, infatti, di fronte a lui si palesò una luce particolarmente sfolgorante, nei pressi di un ruscello, alla confluenza del torrente Letimbro, su una pietra del corso d’acqua.

Non si trattava, però, solamente di una normale luce, nonostante l’evento fosse già di per sé piuttosto inconsueto. Al centro di quella stessa luce, infatti, si trovava una figura femminile dalle caratteristiche assolutamente uniche e affascinanti. Quella donna cominciò poco dopo a parlare con il contadino che la osservava stupefatto.

Nella luce c’era qualcosa di molto speciale ad attendere l’uomo

La donna rivelò quindi all’uomo la sua identità. Disse che si trattava nientemeno che della Vergine Maria. A quel punto, fece all’uomo una richiesta ben precisa. Chiesa innanzitutto all’uomo di recarsi quanto prima dal suo confessore di comunicarsi e, tramite lui di esortare il popolo a fare lo stesso.

Poi avrebbe dovuto invitare il parroco ad organizzare tre sabati di digiuno, e contemporaneamente anche tre processioni di penitenza insieme al popolo dei fedeli.

Maria fece una richiesta con una promessa qualora tutto si adempisse

Oltre a questo, Maria aggiunse che il quarto sabato si sarebbe fatta viva davanti a lui in quello stesso luogo in cui si sarebbe trovato. Subito dopo che l’apparizione miracolosa terminò, il contadino non perse nemmeno un secondo e si recò in città per adempiere a quanto le era stato domandato dalla Vergine in quella visione.

Il parroco subito credette alle sue parole. In poco tempo il sacerdote riuscì poi a convincere, a sua volta, anche il vescovo. Tuttavia, chi non voleva saperne nulla era il podestà genovese Baldassarre Doria, reggente il feudo di Savona per conto della Repubblica di Genova.

La città stava vivendo momenti molto duri e il podestà aveva paura

In quel momento la cittadina stava infatti vivendo una situazione politica molto turbolenta e complessa, e al podestà non sembrava fosse il momento opportuno per complicare ancora più le cose con l’indizione di un corteo religioso. L’uomo temeva però in realtà anche, allo stesso tempo, lo scoppio di una possibile rivolta anti-genovese in nome della fede. Così convocò il contadino al castello per un interrogatorio sui fatti accaduti.

Si racconta che in quei frangenti, durante il colloquio, alcuni pescatori, al largo di Savona, videro sopra la cattedrale e il castello tre fiammelle alte nel cielo.

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Il lungo tira e molla tra clero e podestà, e il lieto fine della vicenda

Tuttavia dopo un lungo tira e molla tra il clero e le istituzioni, questo secondo riuscì infine a spuntarla e ottenne quanto aveva chiesto. Le processioni quindi avvennero ben presto, e anche la partecipazione di popolo fu imponente. Le strade della città, in quella data, erano tutte affollate.

Puntualmente accadde quindi che il quarto sabato, il giorno 8 aprile del 1536, vigilia della Domenica delle palme, la Madonna apparve nuovamente all’uomo, che in quel frangente era accompagnato da una grande folla al suo seguito. Maria apparve ancora vestita di bianco e circondata di luce abbagliante, con una corona d’oro sul capo. In quei concitanti momenti, l’uomo riuscì a pronunciare solo poche e precise parole ad alta voce. “Misericordia, non giustizia”, furono le poche parole che pronunciò l’uomo ad alta voce.

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I savonesi compresero i loro errori e perseguirono da lì in poi la pace

I savonesi compresero quindi fin dal primo momento che avrebbero dovuto mettere la parte tutte le loro rivalità che li stavano caratterizzando fino a quel momento. Ci fu così in un battibaleno il miracolo della pace, che la popolazione invocava da molto tempo. La città presto fu realmente pacificata in tutte le sue componenti, e a quel punto le istituzioni finanziarono i lavori per un santuario da costruire sul luogo stesso in cui erano avvenute le apparizioni.

Il caso vuole inoltre che un contadino si chiamasse allo stesso identico modo, visse nella città di Ajaccio, nello stesso anno, un evento fortemente analogo. Nella città situata in Corsica, infatti, un contadino di nome Tonio Botta si stava arrampicando su una scarpata, sopra un torrente. Di colpo vide comparire tra una luce improvvisa una donna bellissima, con una corona in testa e che si rivolgeva a lui con voce soave. Alla domanda su chi fosse, rispose: la Madre della Misericordia.

La processione alla Madonna della Misericordia di Ajaccio – photo web source

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Anche in quel caso, Maria chiedeva la conversione dei peccatori e la costruzione di una chiesa in suo onore. Anche la Chiesa, in seguito a un’approfondita inchiesta, decretò la veridicità delle apparizioni. In ricordo dell’avvenimento si realizzò una splendida statua e il vescovo proclamò la Madonna della Misericordia patrona e protettrice della città di Ajaccio, dove ogni anno si svolge una processione per ricordare le apparizioni.

Giovanni Bernardi

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