Madonna delle Lacrime di sangue: il fenomeno è durato 40 anni

Per quarant’anni la Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue di Maròpati ha pianto a causa delle bestemmie contro il santissimo nome di Gesù e di Maria. 

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Il paesino in cui si bestemmiava apertamente oggi è infatti un luogo di culto mariano, e ogni giorno vi si recita il Santo Rosario. Si tratta di Maròpati, piccolo paese a 12 chilometri dalla stazione ferroviaria e dall’autostrada di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Una donna, di nome Immacolata, divenne la “confidente della Madonna”.

A Maròpati la Vergine versò abbondanti lacrime di sangue

Scrivendo al suo direttore spirituale, padre Alfonso Di Bartolo, la donna spiegò che presto la Vergine avrebbe dato segni evidenti al fine di richiamare l’attenzione sui moltissimi peccati e gravissime offese contro suo figlio Gesù. “A Maròpati, in casa dell’avvocato Cordiano, la Vergine, in una sua immagine, verserà abbondanti lacrime di sangue”, scriveva Immacolata nella lettera.

Esattamente dopo 26 giorni il miracolo avvenne. Maria pianse sangue nell’abitazione, da un quadro della Madonna del Rosario. Si macchiò il guanciale del letto, il cui proprietario fu per dodici anni sindaco marxista, da sempre poco avvezzo alla pratica religiosa. L’anno dopo il fatto si convertì, prima di morire nel 1986.

Le sanguinazioni sconvolsero molte persone e generarono conversioni

Le sanguinazioni cominciarono infatti il 3 gennaio 1971, festa del santissimo nome di Gesù, per ripetersi diverse volta all’anno, con cadenza irregolare. Continuarono per quarant’anni. In tanti videro toccarono quel sangue che si originava dal cuore di Maria e di Gesù Bambino, precisamente dalla mano che allunga il rosario, per scorrere dalla parte esterna del vetro aderente all’Immagine.

Nel vetro era ben evidenza una lunga cascata di sangue essiccato. Una giornata in cui il pianto fu abbondante è quella del giovedì santo del 1975, davanti a cospicuo gruppo di persone in cui c’era anche padre Crispino Lanzi, predicatore Cappuccino.

Grandi conversioni si originarono dall’evento prodigioso

L’evento miracoloso di Maròpati si trasformò così in un’esplosione di misericordia e tenerezza infinita. Furono fatti numerosi esami scientifici a partire dal 25 marzo 1971, ordinati dall’esorcista Don Vincenzo Idà. L’esito fu quello di “sangue umano”. Nel novembre 1971 vennero rimossi i sigilli del Quadro e prelevati due campioni, fatti analizzare presso il “Policlinico Gemelli” di Roma. La risposta fu sempre la stessa, smentendo così le accuse che parlavano di sangue animale.

Sotto l’immagine, sul muro, si formarono delle croci di sangue. Altre macchie di sangue apparvero più volte sul tavolo sotto il quadro, o in immaginette della Madonna del rosario e in tante strisce di cotone o fazzoletti avvicinati al Quadro. In queste, il sangue non veniva assorbito e si manteneva fresco per ore e per giorni. Gli eventi prodigioso furono però molti, alcuni addirittura alla presenza delle telecamere della Rai, il 6 novembre 1972.

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Oltre a questi, però, i più grandi miracoli che scaturirono da questi eventi sono le numerose conversioni e le innumerevoli guarigioni. La Madonna infatti tramite questi eventi prodigiosi operò un potente richiamo alla preghiera, alla penitenza e alla conversione, affinché nel mondo possa finalmente regnare la pace e l’armonia.

Giovanni Bernardi

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