La Madonna di Fossolovara stupì fortemente la popolazione per le trasmigrazioni miracolose dopo il ritrovamento da parte di un contadino del luogo.
Il collocamento temporale di questa vicenda ci porta almeno sette secoli indietro nel tempo. Ci si trova nella località veneta di Fossolovara, situata all’interno della città Metropolitana di Venezia. In quel momento particolare un contadino era impegnato a scavare la terra sulle rive del fiume Brenta.
A un certo punto, trovò una bellissima immagine della Madonna con Bambino che era stata dipinta sul vetro. Dopo averla presa in mano, l’uomo poggiò l’immagine sui rami di un albero e subito, preso dall’eccitazione di quel momento particolarmente intenso e gioioso a causa del fortunato e lieto ritrovamento, corse in paese andò a dirlo a tutti.
I paesani, altrettanto contenti della notizia e meravigliati dallo splendore dell’immagine, decisero tutti insieme di portarla in chiesa per abbellire l’edificio e per venerare l’effige. Così fecero. Tuttavia, il giorno seguente, l’immagine scomparve in maniera del tutto misteriosa.
Ci si chiese in un primo momento dove fosse finita, e presto si scoprì che era tornata al suo posto, sull’albero in cui era stata trovata la prima volta dal contadino. Di fronte a questo bizzarro avvenimento, la presero una seconda volta e la portarono in un’altra chiesa, stavolta a Dolo. Ancora una volta, però, si ripeté la stessa identica vicenda.
Allora si decise di trasferirla per un’ultima volta in un’altra chiesa, quella di Stra, a Venezia. Stavolta la sacra immagine pare avere trovato finalmente il posto che desiderava, perché rimase in quella chiesa molto a lungo. Così la chiesa in cui fu ospitata venne intitolata proprio alla Madonnina di Fossolovara.
Fino a che, purtroppo, arrivati ai giorni nostri, nel 2006, l’immagine è stata rubata da ignoti, durante la Messa e forse senza nemmeno sapere di cosa si trattasse. I ladri hanno trafugato la cassaforte che si trovava in sagrestia e che custodiva la statuina ed altre suppellettili sacre.
Insieme alle immagini, hanno preso anche una cifra pari a cinquemila euro, indignando fortemente i parrocchiani e l’intera comunità. Nei giorni seguenti è stato lanciato anche un appello da Don Giovanni e Don Matteo, parroci della chiesa parrocchiale a cui l’icona miracolosa è dedicata.
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In questo, la richiesta ai ladri era di abbandonare la madonnina davanti o dentro ad una Chiesa della zona. I due religiosi precisarono anche che l’Icona della Madonnina era da tempo stata catalogata da tempo dall’Istituto per i beni religiosi Ufficio Arte Sacra. E che di conseguenza sarebbe stata molto difficile da collocare sul mercato delle opere d’arte.
Giovanni Bernardi
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