La Madonna Avvocata di Badia di Cava apparve il 29 novembre 1470 a un pastore, chiedendogli di edificare una Cappella in suo onore. L’uomo, all’inizio, fu incerto.
Il giovane pastore si chiamava Gabriele Cinnamo, ed era originario di Ponteprimario presso Tramonti. Stava pascolando le sue capre in provincia di Salerno, a Badia di Cava. Si trovava sul monte sopra Maiori in compagnia del collega Dattilo Parito. In quel momento una colomba entrò e uscì in un cespuglio intricato.
Dietro di questa scoprirono una grotta che sembrava essere un ottimo rifugio per alcuni animali. In quella notte, però, Cinnamo sognò la Madonna.
Maria durante quel sogno disse all’uomo che avrebbe dovuto lasciare tutto e in seguito costruire una cappella all’interno della grotta. In quel modo, la Madonna sarebbe stata per sempre con lui, in quanto le disse che l’avrebbe protetto e consolato, avrebbe interceduto per lui presso il Padre e sarebbe quindi stata per sempre la sua “Avvocata“.
“Gabriele, lascia ad altri la cura delle capre; edificami in quella grotta una cappella, ed io sarò sempre la tua Avvocata”, furono le parole di Maria.
Il giorno seguente l’uomo si svegliò ben perplesso sull’accaduto, e pensò che si trattasse soltanto di un semplice sogno. Tuttavia, tornò nello stesso luogo e vide una luce misteriosa fuoriuscire proprio da quella cavità che lui, il giorno prima, aveva ripulito con grande dovizia dai cespugli e dalle sterpaglie.
In quel momento sentì ancora un’altra volta le parole di Maria. A quel punto il capraio non ebbe più dubbi e si convinse a costruire una cappella dedicata alla Vergine. Inizialmente, mise in piedi un altare e lo dedicò subito alla Vergine “Avvocata“. Diventò così eremita in quello stesso luogo.
Presto in paese si sparse la voce di questo fatto insolito e prodigioso, ma in poco tempo ci furono altri sette compagni che decisero di raggiungerlo. L’ormai ex pastore adottò un saio e cominciò a farsi chiamare fra Gabriele.
In poco tempo riuscì anche ad ottenere l’autorizzazione dell’abate di Santa Maria de Olearia in Maiori. Questi era infatti l’autorità religiosa che governava il territorio, e ciò rappresentò il sigillo della Chiesa su quanto gli era accaduto.
Da allora in poi, il titolo di Advocata nostra è quello che viene utilizzato per invocare la Madonna anche all’interno del Salve Regina.
Giovanni Bernardi
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