Madonna dell’Arco: quel sangue versato a causa delle bestemmie

La Madonna dell’Arco perse sangue in seguito alle bestemmie e al mancato rispetto di un giovane, dando origine alla devozione del Santuario situato a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli.

L’immagine miracolosa che pianse sangue in seguito alle bestemmie del giovane, che venne tristemente giustiziato dal Vicerè di Napoli

Siamo infatti nel lunedì di Pasqua del 1450, a Pomigliano D’Arco, nel napoletano. In quella data si stava svolgendo una festa campestre nei pressi di un muricciolo sul quale era dipinta una soave Madonna con il Bambino Gesù. Un giovane, dopo avere sbagliato un colpo nel mentre del gioco della palla, finì per lanciare violentemente l’oggetto contro l’immagine della Madonnina, colpendola alla guancia sinistra. Il tutto, bestemmiando.

La vicenda del giovane bestemmiatore

L’immagine però, con lo stupore dei presenti, si gonfiò immediatamente e da questa ne uscì molto sangue. La gente cominciò subito ad accorrere verso la Sacra immagine gridando al miracolo.

La notizia giunse al conte di Sarno Raimondo Orsini, Gran giustiziere del Regno di Napoli. Venne imbastito un processo contro il giovane bestemmiatore, che venne tristemente condannato a morte e impiccato al tiglio vicino all’edicola. La pianta, ventiquattr’ore dopo l’esecuzione del ragazzino, rinsecchì.

La costruzione dell’attuale santuario

Venne custodita la prima edicola per proteggere l’immagine miracolosa. Ma i prodigi non si fermarono, anzi continuarono numerosi. Tanto che alla fine del 1500 San Giovanni Leonardi venne incaricato da Papa Clemente VIII in persona di occuparsi di dare una sistemazione adeguata e decorosa all’immagine miracolosa.

Così si cominciò a costruire l’attuale e bellissimo tempio, insieme al convento che nel 1594 venne consegnato ai Padri Domenicani. La Vergine era chiamata “Madonna dell’Arco” perché l’edicola era situata nei pressi di un antico acquedotto romano.

La storia di Aurelia Del Prete

Nel 1589, durante la festa dedicata alla Madonna dell’Arco, il lunedì di Pasqua, avvenne però un secondo fatto straordinario. Una donna di Sant’Anastasia, Aurelia Del Prete, si recò sul luogo insieme al marito, Marco Cennamo.

I due volevano offrire un ex voto alla Madonna, in quanto la donna era guarita da una grave malattia agli occhi. La stessa donna però portava con sé un porcellino. Questo, nella calca, le scappò di mano. La donna non riuscì a riprenderlo, e in un accesso d’ira bestemmiò e colpì con i piedi l’ex voto del marito, in cui veniva raffigurata la Madonna.

La malattia e il distacco dei piedi

Trascorso un anno, la donna fu colpita da una grave malattia. Questo le provocò il distacco dei piedi, che ancora oggi sono racchiusi in una piccola gabbia di ferro riposta nella sala delle offerte del santuario.

Poco tempo dopo, il 28 luglio 1590, la donna morì. La vicenda accaduta alla donna diventò ben presto nota in tutta la città, estendendo la notorietà della Madonna dell’Arco ben al di fuori del Regno di Napoli. Infine, il 25 marzo 1675 la sacra immagine è stata vista risplendere e circondarsi di stelle.

Un’immagine devozionale che raffigura la Madonna dell’Arco di Napoli – foto web source

A quell’ultimo evento miracoloso parteciparono il viceré di Napoli, Antonio Alvarez, e il cardinale Pier Francesco Orsini, futuro Papa Benedetto XIII.

Giovanni Bernardi

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