Otteniamo l’indulgenza plenaria nella seconda domenica di Pasqua. La domenica in Albis, ridefinita nel 2000 come domenica della Divina Misericordia da San Papa Giovanni Paolo II.
Il presente Decreto ha vigore perpetuo. Nonostante qualunque contraria disposizione.
Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 29 giugno 2002, nella solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo 2002.
Una festività dunque voluta direttamente da Gesù, nella quale è possibile, accostandoci con fede, ricevere la grazia che Lui intende donare ad ognuno di noi: “Che nessuna anima abbia paura di avvicinarsi a Me, sebbene i suoi peccati fossero come lo scarlatto“ le parole finali lasciate da Gesù a suor Faustina. Il pontefice stabilì dunque che in questa nuova festività tutti i fedeli potessero ricevere l’indulgenza plenaria secondo quanto stabilito dalle stesse divine parole del Maestro a santa Kowalska: “L’anima che si confesserà otterrà il perdono dei peccati e delle punizioni. In quel giorno, tutte le porte divine sono aperte, attraverso le quali fluiscono le grazie”. Il Pontefice ha interpretato la volontà divina con lo spirito che tutti i cristiani così facendo potessero più profondamente comprendere il concetto della Divina Misericordia, ovvero il senso del perdono, dell’accoglienza, della pietà dell’abbandono, in breve, l’essenza vera delle parole di Gesù Cristo riportate nel vangelo di Giovanni “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”.
Ma cos’è che il fedele è chiamato a fare per ottenere tale grazia in questo giorno di festa?Innanzi tutto una volontà sincera del cuore di desiderarla. Per ottenere l’indulgenza plenaria in questa domenica il desiderio che dovrà muovere il cristiano e quello di recarsi in qualsiasi chiesa con animo contrito per ricevere la confessione, quindi purificato, ricevere l’Eucarestia e poi pregare secondo le intenzione del Papa (Pater, Ave e Gloria). In aggiunta, davanti al Santissimo esposto, o davanti al tabernacolo recitare il Padre Nostro ed il Credo oltre ad una delle invocazioni a Gesù Misericordioso (ad es. “Gesù confido in te”) . L’animo puro e distaccato dalla tentazione avrà così in dono la grazia promessa da nostro Signore Gesù Cristo.
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