Suo figlio sarebbe nato con un’anencefalia. Lindsey ha detto NO all’aborto

Una storia che ci fa capire l’importanza della vita sin dal suo concepimento e della lotta per la sua difesa fino alla fine.

Getty Images

La storia di una mamma che, nonostante la terribile notizia che il suo bambino sarebbe vissuto poco, ha deciso di portare avanti la gravidanza.

Lindsey dice no all’aborto

Accompagnare la vita dal suo concepimento fino alla morte: questo è stato il monito di Lindsey, mamma che ha combattuto con tutte le sue forze per riuscire a dare anche sole poche ore di vita al suo piccolo.

Lindsey era incinta quando le dissero che suo figlio era affetto da un’anencefalia e che non sarebbe sopravvissuto, forse, nemmeno alla nascita. Ma la forza di volontà di una mamma, la tenacia di conoscere il suo bambino anche se solo per poche ore, l’ha portata a dire quel NO forte all’aborto, cosa che invece le avevano prospettato i medici.

Suo figlio sarebbe nato malato, ma lei ha deciso di proseguire la gravidanza

Ha rifiutato di “gettare via” il suo bambino, anche se malato e proseguire al sua gravidanza, anche se contro il volere dei medici. Forse avrebbe provocato danni anche a lei, ma a Lindsey non interessava. Ha deciso di andare avanti e di far nascere il suo bambino.

I 20 minuti di vita del figlio di Lindsey

Un piccolo che ha avuto, però, solo 20 minuti di vita. Poco, pochissimo tempo, trascorso interamente fra le braccia della sua mamma: “Mio figlio ha avvicinato me e mio marito. So che non ho passato molto tempo con mio figlio. Ma ho avuto 20 minuti. E questo è meglio di niente. Conserverò quei 20 minuti per sempre” – ha raccontato Lindsey.

Una mamma con la sua forza e con il suo coraggio: un esempio di come la vita vada vissuta fino in fondo, anche se solo per 20 minuti, purchè insieme al suo piccolo appena nato.

Fonte: provitaefamiglia.it

ROSALIA GIGLIANO

Impostazioni privacy