Forse sarà proprio Carlo Acutis il primo santo canonizzato da Papa Leone XIV. Tutti attendevano già un mese fa la sua proclamazione per mano di chi aveva emesso il suo decreto di santificazione, Papa Francesco.

Sarà invece il suo successore Leone, il prossimo 13 giugno, nel concistoro da lui convocato, a scegliere la nuova data per la canonizzazione del Beato Carlo Acutis e non solo. ma, proprio con il giovanissimo santo millennial, sono in pochi a conoscere delle affinità che ci sono con il nuovo Pontefice.
Affinità e curiosità che, per qualcuno, possono sembrare delle incredibili coincidenze ma che in realtà ci fanno capire come ci sia una diretta unione quanto una “connessione divina” vera e propria fra il Papa e questo giovane ragazzo.
Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta e quali sono questi elementi che uniscono Papa Leone al beato Carlo Acutis.
Leone XIV e Carlo Acutis: cosa li unisce?
Lo scorso 27 aprile, nel pieno di quello che era il Giubileo degli Adolescenti, tutto aspettavano con grande attesa e trepidazione, la proclamazione a Santo di Carlo Acutis. Ma il dolore per la morte di papa Francesco e il conclave che stava per iniziare, hanno portato a rimandare a data da destinarsi questo importantissimo evento.

Con l’elezione di Papa Leone XIV, ora, il tutto torna alla normalità e sarà proprio il nuovo pontefice a proclamare Santo il giovane 15enne. Nel prossimo concistoro, convocato proprio dal Pontefice il 13 giugno, si deciderà la nuova data di canonizzazione. Ma l’attenzione è posta proprio sul giovane Carlo e sul Papa: cos’hanno in comune? Si sono chiesti in molti.
Apparentemente nulla, ma in realtà molto. È stato un sacerdote americano, infatti, a “segnalare” quelle che sono alcune similitudini fra il Papa e Carlo. Ed alcune sembrano delle coincidenze incredibili che, forse, nessuno fino ad allora aveva mai visto.
Di cosa si tratta? Vediamole insieme. Partiamo da quella più semplice: Carlo ha frequentato, a Milano, l’istituto “Leone XIII”: “Quante potevano essere le probabilità che la scuola che frequentava portasse il nome di Papa Leone XIII che […] l’ha ispirato a scegliere il nome?” – spiega il sacerdote.
Coincidenze davvero particolari
Ma anche la scelta di condividere una particolare preghiera che Carlo aveva più volte fatto: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire, al Signore, per il Papa e per la Chiesa”.

Il sacerdote, infatti, ci fa porre l’attenzione su come, questo ragazzo di soli 15 anni, già pregava così intensamente ed offriva le sue sofferenze proprio al Papa: “[…] Carlo, che sarà il primo Santo Millennial, ha offerto gran parte della sua sofferenza per il Papa” – continua.
Quelle che potevano essere delle semplici coincidenze alle quali, forse, nessuno avrebbe mai fatto caso, in realtà possono rappresentare una diretta e piena connessione fra il nuovo Papa e il giovane Beato. Il primo Santo proclamato da Leone XIV aveva già segnato qualcosa per il suo cammino e il suo ministero pietrino?