Carlo Acutis è stato canonizzato da Papa Leone XIV. Tutti attendevano già tempo fa la sua proclamazione per mano di chi aveva emesso il suo decreto di santificazione, Papa Francesco.

È stato invece il suo successore Leone XIV, a proclamare la canonizzazione di Carlo Acutis il giorno 7 settembre 2025.
Ma non tutti conoscono le grandi affinità che legano il santo millennial con il nuovo Pontefice.
Affinità e curiosità che, per qualcuno, potrebbero sembrare delle incredibili coincidenze ma che in realtà ci fanno capire come ci sia una bella “connessione divina” fra il Papa e Carlo Acutis.
Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta e quali sono questi elementi che uniscono Papa Leone al beato Carlo Acutis.
Il legame che unisce Papa Leone XIV e Carlo Acutis
Lo scorso 27 aprile, nel pieno di quello che era il Giubileo degli Adolescenti, tutto aspettavano con grande attesa e trepidazione, la proclamazione a Santo di Carlo Acutis. Ma il dolore per la morte di papa Francesco e il conclave che stava per iniziare, hanno portato a rimandare la data che è stata poi confermata per domenica 7 settembre e che ha visto salire agli onori degli altari i giovani Carlo e Acutis e Pier Giorgio Frassati.

L’attenzione è posta proprio sul giovane Carlo e sul Papa: cos’hanno in comune? Se lo sono chiesti in molti.
Apparentemente nulla, ma nella realtà molto. Ci sono alcune particolari affinità che legano Papa Leone XIV e Carlo Acutis. Ed alcune sembrano delle coincidenze speciali che, forse, nessuno fino ad ora, aveva notato.
Di cosa si tratta? Vediamole insieme. Partiamo da quella più semplice: Carlo ha frequentato, a Milano, l’istituto “Leone XIII”: “Quante potevano essere le probabilità che la scuola che frequentava portasse il nome di Papa Leone XIII che […] l’ha ispirato a scegliere il nome?” – spiega il sacerdote.
Coincidenze davvero particolari
Ma anche la scelta di condividere una particolare preghiera che Carlo Acutis aveva fatto sua: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire, al Signore, per il Papa e per la Chiesa”.

Il sacerdote, infatti, ci fa porre l’attenzione su come, questo ragazzo di soli 15 anni, già pregava così intensamente ed offriva le sue sofferenze proprio al Papa: “[…] Carlo, che sarà il primo Santo Millennial, ha offerto gran parte della sua sofferenza per il Papa” – continua.
Ma un’altra straordinaria coincidenza colpisce, Papa Leone fin da molto piccolo frequentava ogni giorno la Santa Messa, addirittura ancora prima di ricevere la prima Comunione e guardava a Gesù come il suo migliore amico. Anche Carlo Acutis manifestò fin da bambino il desiderio di partecipare alla Messa quotidiana e un rapporto intimo e bellissimo con Gesù.
Quelle che potevano essere delle semplici coincidenze alle quali, forse, i più non avevano mai fatto caso, in realtà possono rappresentare una bella connessione spirituale fra Papa Leone e il giovane nuovo Santo.