Le Virtù si possono suddividere in Teologali (divine) e cardinali (quelle umane). C’è una relazione tra loro ? Quale? Le virtù umane sono visibili ed apprezzate sia dai credenti che dai non credenti ; per la fede, queste, sono ad immagine e somiglianza di quelle di Dio, come l’uomo. Sono invero infuse dal Creatore alla sua creatura : l’uomo con tutte le sue qualità è ad immagine e somiglianza di Dio (genesi).
Per lo stesso motivo vediamo che dalle Virtù Teologali, potremmo dire in qualche modo “Divine” discendono le altre virtù “cardinali” , umanamente riconosciute ed universalmente apprezzabili come nobili, positive per la vita di ciascuno.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica, apprendiamo :
“Le virtù cardinali si radicano nelle virtù teologali, le quali rendono le facoltà dell’uomo idonee alla partecipazione alla natura divina. Le virtù teologali, infatti, si riferiscono direttamente a Dio. Esse dispongono i cristiani a vivere in relazione con la Santissima Trinità. Hanno come origine, causa ed oggetto Dio Uno e Trino.
Le virtù teologali fondano, animano e caratterizzano l’agire morale del cristiano.
Esse informano e vivificano tutte le virtù morali.
Sono infuse da Dio nell’anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna.
Sono il pegno della presenza e dell’azione dello Spirito Santo nelle facoltà dell’essere umano.
Tre sono le virtù teologali: la Fede, la Speranza e la Carità.”
San Paolo infine nell’inno alla Carità (prima lettera ai Corinzi 13,1) afferma:
“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.
La carità è paziente,
è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede,
La carità non verrà mai meno.
Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.
Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.
Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.”
S. Paolo