L’Angelo vestito da prete che sconvolge l’America.

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Il Catechismo della Cei per gli adulti afferma esplicitamente che «nella nostra cultura dubbi e negazioni riguardo agli angeli e ai demoni coesistono con il fascino dell’occulto». Perciò «occorre chiarire e chiedersi: ci sono davvero queste presenze nella storia? quale incidenza hanno?». La risposta è netta: «La rivelazione attesta la creazione dei puri spiriti e la loro chiamata alla comunione con Cristo. Creati liberi, possono liberamente accogliere o rifiutare il disegno di Dio». Quelli che hanno accolto il progetto divino «sono gli angeli santi», che «stanno davanti a Dio per servirlo, contemplano la gloria del suo volto e giorno e notte cantano la sua lode» e «accompagnano e aiutano la Chiesa nel suo cammino».

Nel Catechismo della Chiesa cattolica viene con chiarezza spiegato che «l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione» (n. 328). «In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio» (n. 329) e «in quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili» (n. 330).

Rod Sterling lo aveva già capito negli anni Cinquanta: «Esiste una regione tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere.

É la dimensione dell’immaginazione. É una regione che potrebbe trovarsi… ai Confini della realtà». L’ultima puntata del serial più inquietante d’America è andato in scena sulle strade del Missouri. Aaron Smith, un ragazzotto di 26 anni, domenica scorsa e di prima mattina, ha schiantato il suo pickup Chevrolet contro la Mercedes di Kathie Lentz, 19 anni, un frontale a tutta velocità che ha inscatolato la ragazzina nell’abitacolo, piegato su un fianco. Al Blessing Hospital, dove è stata ricoverata, si sono messi le mani nei capelli: aveva fratture multiple, le gambe maciullate e gravi lesioni interne. L’hanno operata e dovranno operarla ancora, ma ce la farà. Niente di strano, sono cose che succedono in tutte le strade del mondo e poi chi se frega di una notizia di una settimana fa con un paio di feriti e basta? Quello che ha spedito l’incidente ai confini della realtà, prima che, come insegna Il tredicesimo apostolo, tutto prenda una spiegazione logica, è un prete. Misterioso come Padre Damien dell’Esorcista e invisibile come Seth l’angelo immortale vestito di nero di City of Angels. Raymond Reed, il capo dei pompieri, e Richard Adair, il vice sceriffo della contea gli hanno parlato. Come facesse ad essere lì non si sa visto che l’autostrada era bloccata per tre miglia e a parte i mezzi di pronto intervento nessuno poteva oltrepassare i posti di blocco: «Ci ha chiesto di pregare con la ragazza e di ungerla con l’olio santo. Gli abbiamo risposto che poteva essere controproducente: avevamo bisogno di una ragazza decisa a combattere non rassegnata ad arrendersi». Lasciatemi fare, ha risposto, e nessuno ha più detto niente. Lo hanno visto tutti, soprattutto i soccorritori che dopo un’ora hanno liberato Katie e consegnata all’elisoccorso, ma nessuno lo ha visto andare via. Hanno scattato 80 foto sul luogo dell’incidente e lui non c’è in nessuna. Alla diocesi di Jefferson City non risulta che uno dei loro preti fosse sul posto e comunque spiega il Diacono Dan Joyce, «tuteleremo la sua privacy». Piace l’idea che sia un angelo. Come diceva Conan Doyle: «Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità».

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