La strana setta di Nxivm che marchia le donne col fuoco

Il New York Times, proprio in queste ore, sta riportando in prima pagina una denuncia molto preoccupante, che riguarda l’esistenza di una possibile setta segreta, che si cela dietro seminari di auto aiuto.

Si chiama Nxivm, ha sede ad Albany, nello stato di New York, ed è una società fondata, nel 1998, da Keith Raniere. Opera alla luce del sole poiché, almeno in apparenza, si occupa di molti problemi sociali e di tutti quei corsi ri-educativi in cui si sviscerano problemi comuni, alfine di aiutarsi vicendevolmente (gruppi di auto aiuto, appunto, che funzionano come quelli degli alcoolisti anonimi, per intenderci).

Ma la Nxivm si occupa anche di corsi come la “Executive Success Programs”, ossia “Programmi per il successo dirigenziale”, che coinvolgono molti uomini d’affari.

Il fondatore gestisce la società e le proprie “opere” con i finanziamenti di tanti benestanti, suoi adepti o collaboratori, e dice di essere un’attivista, uno scienziato, un filosofo e un filantropo.

Sembrerebbe che i corsi della Nxivm comincino regolarmente (tra l’altro sono molto costosi), come ci si aspetterebbe, e che, dopo i primi due mesi circa, alcuni degli intervenuti vengano coinvolti in strani discorsi che annunciano l’esistenza di un gruppo segreto, come se fosse un grado più alto di un seminario particolare.

Il New York Times ha svelato, infatti, che la cosa è stata proposta a molte personalità, volti noti del mondo dello spettacolo e dell’economia internazionale.

Sarebbero in totale 16.000 le persone che, nel corso del tempo, sono stati membri di questi gruppi.

Proprio alcuni di loro, oggi, denunciano i fatti, come l’attrice Sarah Edmondson e il suo consorte.

Raccontano di essere scappati dal gruppo, dopo aver compreso che lo step seguente sarebbe stato quello di far parte di una organizzazione piramidale, in cui si giocano i ruoli di padroni e schiavi.

Ogni schiavo, a sua volta, avrebbe dovuto persuadere altri a far parte dei gruppi, diventandone padrone. Nel gruppo della Nxivm si formavano, così, tanti piccoli sottogruppi, ognuno con una padrona e sei schiavi.

Ogni padrone avrebbe potuto avere un potere sui propri schiavi, potendo anche compiere dei pesanti maltrattamenti soprattutto sulle donne, che sarebbero state sottomesse e manipolate psicologicamente, con atti che vanno dalla violenza sessuale, al digiuno forzato, alla persuasione a votare un certo candidato politico. Le schiave, inoltre, venivano marchiate a fuoco all’inguine!

Qualche ex membro del gruppo, che ha preferito allontanarsi, è stato ricattato con del materiale compromettente, che lui/lei stesso aveva dato a garanzia di segretezza, prima ancora che capisse l’epilogo della vicenda.

Tutto si basa sulla conoscenza e il controllo delle debolezze altrui, come un’eccessiva emotività o la tendenza a sentirsi vittima delle circostanze.

E’ troppo presto per procedere a delle accuse ufficiali, nei confronti della Nxivm e del suo fondatore. Si è saputo, sinora, che ad occuparsi dei marchi sia stato l’osteopata Danielle Roberts, ma purtroppo, al momento, nonostante le testimonianze di chi ha voluto fuggire da quelle situazioni e denunciarle, la polizia non trova pretesti per approfondire le indagini, poiché tutti gli atti risultano consensuali, per come la società li ha proposti.

Anche gli stessi testimoni, infatti, rischiano addirittura di essere imputati per calunnia, non potendo dimostrare di essere stati raggirati.

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