La storia di Francis: dalla caccia al leone al matrimonio cristiano

La storia di Francis: dalla caccia al leone al matrimonio cristianoUn missionario della Fraternità San Carlo Borromeo ci narra in un bel articolo l’incontro tra due culture agli antipodi e la storia di un ragazzo che è passato dalla caccia al leone al matrimonio cristiano con la sua fidanzata e madre di sua figlia. Il racconto del sacerdote parte proprio dalla descrizione dei costumi tipici della tribù di Francis (il protagonista di questa bella storia) di come in quel villaggio che si trova al confine tra il Kenya e l’Uganda, la sua gente vive seguendo lo stile tribale degli antenati, senza acqua, elettricità o servizi igienici. La comunità si chiama Manyatta (come tutti gli altri villaggi dello stesso tipo) ed è gestita unicamente dal volere del capo tribù, il quale determina la vita all’interno del villaggio e passa le sue giornate in tenda con le 4 mogli, ognuna delle quali rimane nella propria tenda ad allevare i bambini avuti dal capo tribù.

Per i ragazzi che crescono in questi villaggi come Francis la vita è semplice ed al contempo molto dura: arrivati a 12 anni vengono allontanati dal villaggio per affrontare la savana e diventare dei Moras, ovvero dei guerrieri, a difesa del gregge (unica fonte di sostentamento del villaggio) e della tribù stessa contro le altre. Questo doveva essere anche il destino di questo ragazzo, ma i suoi genitori, convertiti al cristianesimo da alcuni missionari anni prima, hanno deciso che lui avrebbe avuto un’istruzione e sarebbe uscito dalla tribù (solo il 12% dei membri di queste tribù ha un’istruzione). Dopo le prime resistenza del nonno di Francis (il capo tribù), il ragazzo ha frequentato un collegio e poi l’Università ed ora è l’amministratore statale del suo villaggio d’origine pur avendo deciso di vivere in città (a Nairobi).

La storia di Francis: il doppio matrimonio, tribale e cattolico

Il parroco che ha avuto il piacere di assistere a questa bella storia di umanità ci spiega che qualche tempo dopo aver conosciuto Francis è venuto a sapere che la sua compagna era rimasta incinta di una bambina. Il sacerdote lo ha allora convinto a sposare la ragazza, un passo che il ragazzo africano non voleva compiere poiché era a conoscenza delle difficoltà che avrebbe comportato. Alla fine la coppia ha deciso di sposarsi e per convincere il padre della ragazza è stata corrisposta una ricca dote in mucche. Ad accompagnarli in questo passo è andato proprio il sacerdote per una tre giorni di vita tribale che gli rimarranno impressi a vita. In primo luogo è stato celebrato il matrimonio tribale con lo sposo che ha ucciso un toro in onore della futura sposa, un gesto accompagnato da danze tribali degli sposi e dei partecipanti. Quindi si è svolto il matrimonio cattolico a cui hanno partecipato in pochi, ma che ha legato questi due giovani davanti a Dio. Infine si è proceduto al battesimo della loro bambina, che adesso potrà crescere a Nairobi come una vera e propria cristiana.

Luca Scapatello

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