Nell’attesa dell’intervento di Dio, la preghiera ci tiene vigili, e quella più potente è dire con piena fede nella sua bontà: “Pensaci tu, Signore”.
A te, Signore, innalzo l’anima mia,
mio Dio, in te confido: che io non resti deluso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque in te spera non resti deluso. (Sal 24,1-3)
Non si dice il Gloria.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Dal libro del profeta Isaìa
Is 63,16b-17.19b; 64,2-7
Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto che un Dio, fuori di te,
Parola di Dio
R. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R.
Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 1,3-9
Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Parola di Dio
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore
La casa del Signore, la Chiesa, è in attesa del suo ritorno da sempre da quando Gesù è venuto sulla terra. Il suo popolo in cammino nei secoli attende il suo definitivo intervento di salvezza. Dice infatti il Salmo: “Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte”.
Questa salvezza è già avvenuta nel momento in cui Gesù ci ha redenti sulla Croce, ma alla fine tornerà a stabilire definitivamente il Regno di Dio, rinnovando tutto in “nuovi cieli e nuova terra”.
Nell’attesa di questo, tutti dovremmo avere cura di questa “casa” di Dio, che è la Chiesa e che è anche il mondo intero e tutta l’umanità. Non dobbiamo vivere quindi nell’indifferenza, nel torpore interiore, ma avere cura gli uni degli altri, come se dovessimo amministrare un bene preziosissimo che Dio ci ha donato non solo per noi stessi, ma per frutti di gioia e salvezza: la nostra vita, la nostra anima. Cosa fare quando sembra che sia così difficile fare qualcosa? Gesù ci ha indicato un modo semplice ma non banale per vegliare, essere in comunione con Lui e intercedere per gli altri, che è la preghiera.
Essa tiene sveglia l’anima e la protende a Dio. Davanti a lui può portare tutta l’umanità e chiunque stia soffrendo. E la preghiera più potente è proprio quel “sia fatta la tua volontà”, che è come dire a Dio “pensaci tu”, a risolvere tutte le situazioni. Un “pensaci tu” sincero e fiducioso detto a Dio può davvero operare miracoli, perché detto con quella fede che ci salva e che permette a Dio di operare.
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