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La potenza del preziosissimo sangue di Gesù.

Il valore e la potenza del Suo Sangue sparso per la nostra salvezza. Quando Gesù sulla croce venne trafitto dalla lancia del soldato, uscì dal Suo Cuore un po’ di liquido, che non era solo sangue, ma sangue misto ad acqua.

Da questo si capisce che Gesù ha donato tutto Se stesso per salvarci: non ha risparmiato proprio nulla. Inoltre è andato incontro alla morte volontariamente. Non era obbligato, ma l’ha fatto solo per amore verso gli uomini. Il Suo amore è stato veramente il più grande. E’ per questo che ha detto nel Vangelo: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Se Gesù ha sacrificato la propria vita per tutti gli uomini, ciò significa che per Lui sono tutti amici: nessuno escluso.  Gesù ritiene amico anche il più grande peccatore di questa terra.  Tanto è vero che ha paragonato il peccatore ad una pecorella del Suo gregge, che si è allontanato da Lui, che si è smarrito nel deserto del peccato. Ma appena si accorge che si è allontanato va a cercarlo dappertutto, fino a quando l’ha trovato.

Gesù ama tutti allo stesso modo, sia i buoni che i cattivi, e non esclude nessuno dal Suo grande amore. Non c’è nessun peccato che ci privi del Suo amore. Lui ci vuol sempre bene. Anche se tra gli uomini di questo mondo ci sono gli amici e i nemici, per Iddio no: siamo tutti Suoi amici.

Carissimi, voi che ascoltate queste mie povere parole, vi esorto a fare un fermo proposito, se siete lontani da Dio, ad avvicinarvi a Lui con fiducia, senza paura, come ci dice San Paolo nella lettera agli Ebrei: “Accostiamoci con piena fiducia al trono della Grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati nel momento opportuno” (Ebr 4,16). Non dobbiamo perciò stare lontani da Dio: Lui è buono con tutti, lento all’ira e grande nell’amore, come dice la Sacra Scrittura. Lui non vuole il nostro male, ma solo il nostro bene, quel bene che ci rende felici su questa terra, e soprattutto dopo la nostra morte in Paradiso. Non chiudiamo il nostro cuore, ma ascoltiamo il Suo invito sincero e accorato quando ci dice: “Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e Io vi ristorerò” (Mt 11,28). Che cosa aspettiamo ad avvicinarci a Lui, dato che è così buono e amabile? Se Lui ha dato la vita per noi, possiamo forse pensare che voglia il nostro male? No assolutamente! Chi si avvicina a Dio con fiducia e con semplicità di cuore acquista grande gioia, pace e serenità.

Purtroppo per tante persone lo spargimento del Sangue di Gesù è servito a nulla, perché hanno preferito il peccato e la dannazione eterna, piuttosto che la salvezza. Eppure Gesù vuole che tutti gli uomini si salvino, anche se molti fanno i sordi al Suo richiamo, e così senza accorgersi precipitano nell’inferno eterno.

A volte ci domandiamo: “Quanti sono coloro che si salvano?” Da ciò che Gesù ha detto si deduce che sono molto pochi. Infatti c’è scritto nel Vangelo: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano” (Mt 7,13). Un giorno Gesù disse ad una Santa: “Sappi, figlia mia, che su dieci persone che vivono nel mondo, sette appartengono al diavolo e solo tre a Dio. E anche queste tre non sono totalmente e completamente di Dio”. Se poi vogliamo sapere quanti sono quelli che si salvano, potremmo dire che su mille forse se ne salvano cento.

Cari Amici, lasciate che lo ripeta: se siamo lontani da Dio non abbiamo paura ad avvicinarci a Lui, e non rimandiamo la nostra decisione, perché domani potrebbe essere troppo tardi. Rendiamo utile il Sangue di Cristo sparso per la nostra salvezza, e laviamo la nostra anima con la Santa Confessione. Gesù ci chiede la conversione, il miglioramento della nostra vita con l’osservanza dei Suoi Comandamenti. La Sua Grazia e il Suo aiuto, ricevuti dal Sacerdote, ci farà vivere felici e in pace su questa terra, e un giorno ci farà godere la felicità eterna in Paradiso.

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