La pornografia una freccia avvelenata a disposizione di satana

 

Uno dei maggiori problemi dell’era informatizzata è la diffusione radicale della pornografia in tutte le più svariate forme. Se in primo luogo c’è un bombardamento mediatico con forme di soft porn e suggestioni sessuali in tutti i programmi televisivi e sopratutto nelle pubblicità, il problema più gravoso è rappresentato dalla facilità di accesso a contenuti hard attraverso internet. La facilità d’accesso ha causato uno stuolo di uomini e donne dipendenti dal porno di cui non si parla o si accenna, nascondendo il fatto che siamo di fronte ad una dipendenza nociva per tutta la società sotto più punti di vista, ma qual’è la causa di una simile diffusione?

Un giornalista americano, Tom Hoops, sostiene di aver capito che la pornografia è uno dei peccati prediletti da Satana ed in uno scritto recente pubblicato sul suo blog ne ha individuato cinque ragioni. La prima consiste nella mancata rinuncia al peccato, il giornalista sostiene che indulgere nella visione del porno sia un modo per contravvenire alla promessa fatta in sede battesimale di rinunciare a Satana: “Usare pornografia equivale a dire: “Non rinuncio”. La pornografia agisce contro la libertà. Conosciamo bene la dinamica da un punto di vista scientifico: il cervello umano, provocato da immagini erotiche, immette delle sostanze chimiche nel flusso sanguigno che spingono lo spettatore a “volere di più”. L’indolente curiosità on-line diventa rapidamente un’ossessione che dà dipendenza.”.

Lo stesso meccanismo di dipendenza colpisce anche le donne che recitano nei film hard, molte volte si tratta infatti di giovani che cercano soldi facili in modo da alimentare il proprio sogno di sfondare come modella o attrice, ma il porno le risucchia in un mondo di peccato dal quale non riescono ad uscire. Ecco, il vortice in cui finiscono le attrici è solo un aspetto minoritario dell’industria pornografica ma che funge da introduzione alla seconda ragione per cui Satana è fautore del porno, ovvero la reiterazione del peccato: tutto inizia dal consumatore, più persone guardano contenuti pornografici più soldi entrano nel mercato, questo crea una macrostruttura in cui vengono prodotti sempre più film e sempre più persone lavorano nell’industria del peccato.

Il terzo e quarto motivo sono collegati, Satana ama deturpare l’immagine di Dio, ma non potendolo fare obbliga l’essere umano ad essere turpe e quale modo migliore di farci apparire orripilanti e non degni del paradiso che l’obbligarci a comportamenti reiterati che ci fanno assomigliare agli animali? Seguendo questo ragionamento Satana ci allontana da Dio facendoci applicare in vuoti rapporti sessuali (esattamente come gli animali), poi conduce questo meccanismo al paradosso facendolo diventare forma d’intrattenimento e incatenandoci ad un circolo di abbrutimento senza fine che ci allontana giorno dopo giorno dall’immagine pura di Dio.

L’ultimo motivo è la perdita dell’innocenza da parte dei bambini. Sappiamo che la società odierna espone al sesso i bambini sempre prima ed il porno è una delle cause della perdita d’innocenza, atto condannato duramente da Gesù nel vangelo dove dice: “Sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” in riferimento a chi è cagione di questa perdita.

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