SABATO DELLA XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
( Mt 23, 1- 12 )
Noi sappiamo che solo il Cristo è per noi vero Maestro e sicura Guida. Il Padre che è nei cieli, vero nostro Padre da cui discende ogni paternita’ sulla terra, ha mandato a noi il suo stesso Figlio perché in lui noi ricevessimo la vera sapienza che viene dall’alto e per lui – Via, Verita’ e Vita – potessimo raggiungere la meta della nostra felicita’. Tra di noi , discepoli del Cristo, deve esistere un solo atteggiamento, quello di una sincera fraternita’ che ci mette a sevizio gli uni degli altri nell’umilta’ del cuore. La Vergine Santa ci mostra la strada per imparare questo stile di vita: la preghiera del cuore che ci fa ricevere dal Padre uno spirito nuovo, aperto all’amore fraterno nel servizio verso i più bisognosi.
Buona giornata. Vi benedico. Don Gaetano