La mamma di Pamela Mastropietro: “L’hanno fatta a pezzi povera figlia mia”

La mamma di Pamela Mastropietro: "L'hanno fatta a pezzi povera figlia mia"
Pamela Mastropietro

La mamma di Pamela Mastropietro: “L’hanno fatta a pezzi povera figlia mia” la diciottenne brutalmente uccisa nel maceratese, i genitori sono distrutti dal tragico ritrovamento del corpo della figlia (lasciato a pezzi all’interno di due valige). In seguito alla tragica scoperta, la madre di Pamela, Alessandra Verni, è stata chiamata dai Carabinieri per effettuare il riconoscimento ufficiale del cadavere. Sono bastati pochi attimi per confermare che quel corpo martoriato apparteneva alla figlia, poi l’uscita dall’obitorio con un manto a copertura del volto che ne nascondeva la smorfia di irrefrenabile dolore per un crimine che deve essere punito.

Nessuno ha avuto modo di parlare con la donna che ha preferito chiudersi nel proprio dolore per elaborare il lutto e che ha rilasciato solo poche parole pubbliche sulla vicenda, uno sfogo più che altro, attraverso il proprio profilo Facebook in cui ha scritto: “Spero e prego che giustizia sia fatta. Quello che le hanno fatto è indescrivibile e così crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte!..ti amo”. Le dichiarazioni, queste si a commento del crimine che ha posto fine alla vita della figlia, i genitori di Pamela le hanno fatte riportare all’avvocato Marco Valerio Verni: “Siamo distrutti, spero che si arrivi presto ad assicurare alla giustizia l’autore o gli autori di questa tremendo delitto: sono bestie feroci”.

L’avvocato penalista ha quindi aggiunto dei commenti a queste dichiarazioni: “I familiari della ragazza sperano che il lavoro degli inquirenti, dei carabinieri, possa accertare tutte le responsabilità e assicurare alla giustizia l’autore o gli autori. Pamela era una ragazza piena di sogni e questa fine tragica e inaspettata ci lascia distrutti”. Le indagini nel frattempo proseguono e, aldilà del ritrovamento dei colpevoli, l’avvocato pone l’attenzione sulla struttura che ospitava la ragazza, dalla quale a suo avviso non avrebbero dovuto permetterle di uscire: “Ci chiediamo come sia stato possibile lasciare andare via una ragazza da una struttura del genere, senza che si intervenisse: come è potuto accadere? Le indagini dovranno accertare anche queste responsabilità”.

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