La vergogna e il ritegno sono diventate una moneta preziosa e poco usata , ci riferiamo alla sconcertante intervista rilasciata della figlia della più grande imbonitrice delle televisione italiana. Infatti parliamo di Stefania Nobile figlia e complice della signora Wanna Marchi che ha ancora il coraggio e la sfrontatezza di parlare e di giustificare in qualche modo l’operato della mamma dopo che insieme ai suoi degni compari ha illuso, raggirato e spennato molti poveracci che in buona fede e di fronte anche a problematiche serie si sono lasciati raggirare e truffare dalla nobildonna in questione. la cosa che ci da più fastidio è l’assoluta mancanza di pentimento e di dispiacere nei confronti delle povere vittime
E’ un fiume in piena Stefania Nobile, figlia della televenditrice Wanna Marchi, intervistata dai microfoni de ‘La Zanzara’ su Radio 24: “Noi criminali? La differenza tra le ‘Vanne Marchi’, come ci chiamano, e i criminali di oggi è che noi chiedevamo i soldi e ce li davano. Adesso invece se li prendono e basta. Eravamo meglio noi. E se io ti chiedo i soldi e tu me li dai, il co…one sei tu”, dice la donna che poi aggiunge: “Vogliamo dire che vengono praticati sconti di pena a questo e a quell’altro, che son tutti liberi, c’è gente che va in discoteca e a fare i fenomeni e in galera ci siamo andate solo io e mia madre?”.
Stefania Nobile è senza freni: “Non chiederemo mai scusa, abbiamo pagato la nostra pena. Ci sono persone che ne hanno fatte di tutti i colori i e si lavano la coscienza con una parolina: scusa. È un po’ come il marito che tradisce la donna, poi torna a casa nel letto e dice: ‘ti amo’. Non serve a niente, sono parole. Io non ho mai detto di essere innocente e mia madre ti dice la stessa cosa. Di errori ne abbiamo fatti tanti, ma chiedere scusa non serve”.
Chiedere scusa non serve? Ci sono persone malate di tumore e con altre gravi patologie che sono state illuse ,raggirate a cui sono stati sottratti interi patrimoni. La sofferenza di queste persone non ha prezzo e la signora Nobile li prende in giro e li deride, dimostrando perfino disprezzo verso le sue vittime. Vorrei ricordare alla cara Stefania: Nel vangelo di Matteo18,6-7.
6) Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
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