Nella seconda guerra mondiale succedeva che per sfuggire alle retate naziste i bambini ebrei recitavano il Padre Nostro e l’Ave Maria; adesso per sfuggire alle milizie jihadiste, quelle che il 2 aprile scorso proprio a Garissa hanno trucidato i cristiani, al catechismo accanto al nome della mamma di Gesù si insegnerà anche quello della mamma di Maometto
IMPARARE I NOMI DI ALLAH
Quando le milizie arrivano armate di pistola, fucile e machete, evidenzia il quotidiano cattolico, non guardano la carta d’identità per separare i musulmani dai cristiani ma interrogano sul Corano come un tempo facevamo noi col catechismo di San Pio X. E allora devi mandare a memoria i 99 nomi di Allah, i fatti salienti della vita del Profeta, e tutto quanto può servirti per salvare la pelle. Lo ha spiegato ai giornalisti monsignor Anthony Muheria, il vescovo di Kitui, che insieme ad altri 25 presuli keniani ha incontrato il Papa.
ESTREMISTI INCONTRASTATI
MASSACRATO CHI NON SA LEGGERE I VERSETTI
C’è anche un altro episodio inquietante che rafforza i timori dei vescovi kenioti. La strage di novembre, sempre firmata da al Shabaab, con l’uccisione di 28 passeggeri su un bus, che era stato fermato dagli estremisti (Agi, 22 novembre). La Bbc raccolse la testimonianza di un passeggero, Ahmed Mahat, il quale aveva raccontato che sull’autobus c’erano piu’ di 60 persone e che gli uomini armati erano una decina. «Hanno separato i passeggeri somali da quelli non somali e a questi ultimi e’ stato ordinato di leggere il Corano. Hanno sparato alla testa a tutti coloro che non sono riusciti a farlo, uno per uno», ha affermato l’uomo.
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