Nella seconda guerra mondiale succedeva che per sfuggire alle retate naziste i bambini ebrei recitavano il Padre Nostro e l’Ave Maria; adesso per sfuggire alle milizie jihadiste, quelle che il 2 aprile scorso proprio a Garissa hanno trucidato i cristiani, al catechismo accanto al nome della mamma di Gesù si insegnerà anche quello della mamma di Maometto
IMPARARE I NOMI DI ALLAH
Quando le milizie arrivano armate di pistola, fucile e machete, evidenzia il quotidiano cattolico, non guardano la carta d’identità per separare i musulmani dai cristiani ma interrogano sul Corano come un tempo facevamo noi col catechismo di San Pio X. E allora devi mandare a memoria i 99 nomi di Allah, i fatti salienti della vita del Profeta, e tutto quanto può servirti per salvare la pelle. Lo ha spiegato ai giornalisti monsignor Anthony Muheria, il vescovo di Kitui, che insieme ad altri 25 presuli keniani ha incontrato il Papa.
ESTREMISTI INCONTRASTATI
I vescovi kenioti, come annunciava Il Foglio (23 aprile), hanno maturato questa decisione sulla scorta di un ragionamento, ben spiegato da monsignor Muheria: ci vogliono chiarezza e coraggio nell’ammettere che l’obiettivo delle milizie islamiche estremiste di al Shabaab è quello di «fare dell’Africa un continente interamente musulmano». Con il beneplacito – dice – anche di certi «islamici moderati che provano simpatia per quegli intenti».
MASSACRATO CHI NON SA LEGGERE I VERSETTI