Karl Marx Un satanista? uno scritto dimostrerebbe questo

ùC’è una tesi interessante sul perché Karl Marx, autore de ‘Il Capitale‘ e ispiratore del comunismo, sia passato dall’essere un fervente cattolico ad ateo convinto. In pochi sanno, infatti, che Marx era di formazione cattolica e che per tutta la sua adolescenza credeva che Dio esistesse e che il sacrificio di Gesù aveva salvato l’umanità. Con il passare degli anni questa idea è mutata radicalmente, sebbene nel già citato ‘Il Capitale’ Marx sostenga che il cattolicesimo sia la forma più corretta di religione, allo stesso tempo sostiene che le religioni sono delle illusioni di felicità di cui le masse si debbano liberare.

Il motivo per cui l’economista abbia cambiato idea viene suggerito in un articolo pubblicato sul sito d’informazione cristiana ‘Gloria Tv‘: Marx era un satanista. Sappiamo che la tesi dev’essere supportata da prove e l’impianto probatorio dell’articolista è basato su alcuni scritti dello stesso filosofo tedesco. L’assunto di base è che Marx sia passato da una frase prettamente cattolica come: “Attraverso l’amore di Cristo volgiamo al tempo stesso i nostri cuori verso i nostri fratelli che sono intimamente a noi legati e per i quali Egli dette se stesso in sacrificio” ad una in cui sostiene che felicità e fratellanza possano essere trovato solo dopo l’abbandono della religione: “L’abolizione della religione, come illusoria felicità dell’uomo, è un requisito della loro reale felicità” proprio perché negli anni della formazione ha incontrato i favori delle tenebre.

L’autore dell’articolo si chiede quale fosse stato lo step che aveva portato ad un radicale cambiamento e prima di giungere ad una conclusione cita i passi di uno scritto marxiano che appartiene alla prima fase produttiva dello stesso. Lo scritto in questione è ‘Oulanem‘, il cui nome già porta alle pratiche sataniste: è una delle caratteristiche base delle messe nere l’inversione dei nomi dei Santi e dei simboli religiosi ed in questo caso ci troviamo di fronte all’anagramma di Emanuele, non ebraico che indica Gesù e che significa “Dio è con noi”. Se questo primo indizio non servisse da conferma ecco che nel corpo del testo si trova una frase che è a dir poco esplicativa della connessione tra il personaggio principale del romanzo e satana:

“Ed essi son anche Oulanem, Oulanem.

Il nome risuona ancora come la morte,

Risuona ancora sino a spegnersi miseramente 10.

Ho però nelle mie giovani braccia,

Di che stringervi e schiacciarvi (l’umanità personificata)

Con la forza d’una tempesta,

Mentre per entrambi l’abisso si disserra nel buio.

Sprofonderai, ed io ti seguirò ridendo,

Sussurrandoti all’orecchio,

‘Discendi,

Vieni con me, amico’”

In queste parole Oulanem fa emergere la volontà di trascinare tutta l’umanità nell’abisso adibito per satana e tutti i peccatori. Un ideale, o sarebbe meglio dire un proposito, che può essere riscontrato solamente in ambienti in cui si professa il satanismo. Certo si potrebbe contestare il fatto che stiamo parlando di un romanzo e che quelle parole siano semplice frutto di fantasia, ma l’autore del pezzo fa notare come Marx fosse noto per sperperare grosse somme di denaro in divertimenti e donne e che frequentando certi ambienti possa essere venuto a contatto con esponenti della chiesa satanica. D’altronde in Oulanem i protagonisti sono tutti consapevoli della propria corruzione e la ostentano senza che vi sia una minima traccia di pentimento o redenzione.

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