Nato a Częstochowa, luogo mariano d’eccellenza in Polonia, il calciatore polacco ha assistito a soli 11 anni all’omicidio della madre. Lui ed il fratello Dawid sono stati cresciuti a partire da quel giorno dalla nonna Felicja Brzeczeck. Donna all’antica molto legata alla religione, ha insegnato ai due nipoti a vivere seguendo i dettami del cattolicesimo, ad andare a Messa e a pregare ogni giorno. Proprio con l’aiuto della fede Jakub è riuscito a superare il trauma della morte della madre e a continuare il suo sogno di diventare un calciatore.
Oggi che è diventato un calciatore affermato Jakub non si è dimenticato della sua educazione cattolica e quando può cerca di dare una mano alla Chiesa nelle raccolte fondi per le comunità di bisognosi: più volte, infatti, ha donato la sua maglia firmata alle parrocchie che hanno poi venduto le maglie all’asta per ottenere un ricavato da destinare in beneficenza. Ma il suo impegno non si limita alla suola beneficenza, Błaszczykowski, infatti, qualche anno fa è stato testimonial della campagna ‘Io non mi vergogno di Gesù’ tesa a contrastare la volontà dei giovani polacchi di eliminare i crocifissi dalle aule.
Luca Scapatello
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