Pare che la nuova sfida del demonio, per i prossimi mesi almeno, sia affidata ad uno spirito di idiozia, che sta propagandosi nell’etere.
Volendo enormemente ironizzare sull’accaduto (perché altro non si può fare), sembra che molti eventi degli ultimi tempi siano stati toccati dallo spiritello maligno e che questi -lo spiritello- abbia profuso, nelle menti di personaggi anche titolati, delle idee molto bizzarre.
Le azioni conseguenti a quelle idee, che celano un’inutile volontà di appianare ogni possibile disaccordo tra le religioni, risultano assolutamente anacronistiche e inconcludenti; rasentano addirittura il ridicolo, ancor più della storia, di qualche settimana fa, sulle croci omesse dai prodotti greci dalla Lidl.
In Inghilterra, si è pensato persino di togliere l’ “Avanti Cristo” e il “Dopo Cristo” dalle date storiche, pur di non offendere musulmani e non cristiani.
Accade già in molte scuole della Nazione, oramai, che sostituiscono le sigle del calendario gregoriano “A.C.” e “D.C.” con “B.C.E.” e “C.E.”, ossia (in inglese) “Prima dell’Era Comune” ed “Era comune”.
Ma cosa sia l’Era Comune non si capisce bene: forse quella che, in comune, hanno gli abitanti della Terra degli ultimi 2007 anni, compreso Gesù, riconosciuto ampiamente (da chiunque e da tanti studi fatti) come personaggio storico realmente esistito?
Ma lo sanno, in Inghilterra e dintorni, che anche i musulmani chiamano questo anno 2007, pur avendo un altro riferimento religioso e che lo stesso accade in Cina e in estremo oriente (e sicuramente in molte altre parti del globo), in cui le religioni ufficiali sono differenti e lontane sia dal cristianesimo che dall’islam?
In poche parole, che si dica Avanti e Dopo Cristo non danneggia, ne offende, nessuno! Lo dicono anche molti imam, primo tra tutti Ibrahim Mogra, che si è dichiarato completamente contrario all’iniziativa, poiché la modalità del calendario gregoriano di scandire i giorni “non arreca nessuna offesa alla comunità musulmana”.
Assurda appare, invece, agli occhi del mondo intero la pretesa e la presunzione di cambiare la storia.
Ma perché, una volta tanto, invece di puntare il dito su ciò che abbiamo di diverso, noi e le altre religioni, non esaltiamo quello che abbiamo in comune?
Sarà colpa dello spiritello o dell’ignoranza il non evidenziare che, ad esempio, musulmani e cristiani sono due delle poche religioni al mondo ad essere monoteiste, cioè a credere in un solo Dio?
Ed è lo stesso, tra l’altro, anche se con sfumature molto diverse.
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