Ingegnere della Nasa, a 35 anni Libby decide di entrare in convento

Ingegnere della Nasa
(Websource)

Da sempre appassionata di scienze e ingegneria Libby era entrata a far parte della Nasa a 23 anni, con il passare del tempo ha avvertito la chiamata di Dio e dopo un anno sabatico ha deciso di lasciare tutto per entrare in convento.

La storia di Libby Osgood è abbastanza particolare: da ragazzina sviluppa una passione per le scienze e l’ingegneria aerospaziale, i suoi studi convergono su quella passione ed il suo talento la porta ad entrare a far parte della Nasa sin da quando ha compiuto 23 anni. Per anni si è mossa nel suo ambiente lavorativo nascondendo la fede in Dio, come se si sentisse in difetto in un ambiente in cui la maggior parte degli occupanti è ateo: “Credo che la maggior parte degli scienziati e degli ingegneri sia atea. Quelli che hanno fede sono un po’ più discreti”, spiega Libby a ‘CTV News‘.

Il 2010 segna una svolta, Libby si fa assegnare alla stazione della Nasa di Charlottetown (Canada), vicino al suo paese di nascita. Qui comincia ad insegnare alla University of Prince Edward Island (in 7 anni ha insegnato in 12 corsi differenti) e a frequentare nuovamente la comunità religiosa. Con il passare degli anni ha cominciato a pensare che tra la scienza e la religione non ci fosse dell’inconciliabilità, anzi che le due materie fossero in realtà complementari.

Libby sente la chiamata e dopo un anno sabbatico entra in convento

Nel 2016 la scienziata si sente confusa, è ormai persuasa che scienza e fede possano essere complementari e che intraprendere una vita religiosa non la costringerà ad abbandonare la sua passione. In lei cresce il desiderio di stare più vicina a Dio ma non vuole assolutamente lasciare il suo lavoro come insegnante né tanto meno quello come ingegnere, quindi decide di prendersi un anno di tempo per riflettere meglio sul suo futuro.

La riflessione la conduce a scegliere Dio e nell’agosto del 2017 entra nel convento di Notre Dame, il cui carisma è l’istruzione. Oggi Libby sente di essere finalmente completa e non rimpiange assolutamente la scelta fatta: “Mi sento completamente realizzata. Sento che prima vari pezzi del puzzle erano sparsi qua e là e invece ora si incastrano tutti perfettamente. Con la prospettiva della scienza e della religione sto approfondendo le mie due passioni, e sto constatando come le abbiano unite anche altre persone”.

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Luca Scapatello

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