L’iniziativa di un imprenditore pugliese, Sergio Fontana, per supportare i figli dei dipendenti meno abbienti della sua azienda. Tutti i dettagli del progetto.

In un periodo in cui l’inflazione cresce in maniera significativa e il potere d’acquisto tende a scendere, iniziative come quella dell’imprenditore pugliese Sergio Fontana, che ha deciso di concedere un incentivo ad alcuni dipendenti della sua azienda, per acquistare testi scolastici per i loro figli, sono molto significative.
Studiare è importante, soprattutto in un mondo in cui tutto corre veloce e si richiedono sempre più competenze. E se le famiglie devono fare i conti con sempre più spese da sostenere, bonus come il suddetto costituiscono un supporto non indifferente.
Nel caso specifico, Fontana è un grande impresario originario di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), nonché ex presidente di Confindustria Puglia e proprietario dell’azienda Farmalabor, che si occupa di fornire materie prime per i settori farmaceutico, cosmetico e alimentare.
L’imprenditore Sergio Fontana sostiene la spesa dei libri per i figli dei suoi dipendenti
Il leader del colosso Farmalabor ha concesso un incentivo ai suoi dipendenti, con precisi requisiti, al fine di aiutare coloro che sono in maggiore difficoltà.

Nel dettaglio, l’impresario ha devoluto utili dell’azienda, per quei dipendenti il cui ISEE è pari o inferiore a 15 mila euro annui, per acquistare testi scolastici per i figli. Ogni dipendente rispondente a tali requisiti, riceverà 600 euro per ogni figlio, per tutto il periodo scolastico.
In un’intervista rilasciata a Informazionecattolica, Fontana ha spiegato che la ragione di questo gesto ha una matrice cristiana e tra i motivi per cui ha messo in campo tale iniziativa è che «è giusto restituire un poco della buona sorte».
La motivazione dietro il gesto di carità
Fontana ha spiegato come il potere d’acquisto sia stato oggetto di riduzione, a sfavore di quelle famiglie con un solo stipendio. «Oggi in Italia si guadagna poco ed è un problema. Ricordo che la paga deve assicurare dignità, questo non accade sempre. Il problema si acuisce in occasione di spese straordinarie o quando vanno comperati i libri per l’ anno scolastico», ha detto.
Si tratta di un modo per ringraziare i dipendenti che ogni giorno lavorano e fanno crescere l’azienda. Fontana ha anche spiegato da che cosa è partita l’iniziativa:«Da imprenditore penso che non si va avanti solo a colpi di bilancio, rischio di impresa o altro. Occorre guardare al bene comune e al benessere dei dipendenti.
Una impresa con lavoratori sereni rende di più. Ho pensato a questo quando ho visto un bambino del Mali naufrago che aveva cucita addosso ai suoi vestiti la pagellina scolastica che evidentemente riteneva la cosa più preziosa. Ed infatti l’istruzione è una ricchezza».
Fontana ha chiosato sottolineando come il suo essere credente abbia influenzato molto questa iniziativa e che lui, come imprenditore e credente sente il dovere di supportare coloro che hanno più necessità.