Da sempre molto dibattuto, il riconoscimento del titolo di Corredentrice alla Madonna è un tema di nuovo attuale, date le decisioni in merito del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Il 4 novembre 2025 si annuncia come una data importante: il Dicastero per la Dottrina della Fede pubblicherà la Nota Mater Populi Fidelis. Si tratta di una Nota dottrinale su alcuni titoli mariani riferiti alla cooperazione di Maria all’opera della salvezza, come riporta il sottotitolo esplicativo del tema trattato.
In questo documento verranno esplicitate le decisioni riguardo l’uso dei titoli mariani che fanno riferimento alla cooperazione della Madonna nell’opera della salvezza, con particolare attenzione al titolo di “Co-Redentrice” (Co-Redemptrix). Questo titolo è stato oggetto di dibattito fin da tempi antichi e ci sono due posizioni divergenti in merito.
C’è attesa per il dibattito in Vaticano sul titolo di Corredentrice alla Madonna
Il contributo di Maria alla redenzione umana è stato oggetto di dibattito teologico per decenni. Ci sono sostenitori, che auspicano che il riconoscimento della Madonna come Corredentrice sia formalmente ufficializzato e altri che si mantengono in una posizione critica temendo che questo possa ostacolare il dialogo con le altre confessioni cristiane.

L’origine dell’uso del termine Corredentrice risale al X secolo e si trova in diverse litanie mariane. Il prefisso “co” vuole sottolineare la cooperazione di Maria, il suo ruolo unico tra le creature nella storia della redenzione umana.
Nel 1908 con un decreto della Sacra Congregazione dei Riti legato alla festa delle Sette Dolori di Maria ci fu un riconoscimento magisteriale. Durante il Concilio Vaticano II, il titolo non fu formalmente incluso nel documento Lumen Gentium, nonostante sia presente numerose volte nell’insegnamento della Chiesa.
La posizione dei Santi sul possibile quinto dogma Mariano
Sono diversi i Santi che hanno usato il termine Corredentrice in riferimento a Maria attestando la profonda convinzione in questo suo ruolo. Da San Gabriele dell’Addolorata a Madre Teresa di Calcutta, dal Beato Bartolo Longo a San Massimiliano Kolbe, passando per Santa Teresa Benedetta della Croce ( Edith Stein), ma anche Padre Pio, suor Lucia di Fatima e la Serva di Dio Luisa Piccarreta.

San Pio da Pietrelcina la chiamava “nostra sì cara Corredentrice“. San Leopoldo Mandic si era proposto addirittura di scrivere un trattato sulla Corredenzione e aveva fatto un’ atto di offerta di sé per la ricomposizione dello scisma con l’Oriente “in ossequio alla Corredentrice del genere umano“.
Edith Stein disse: “Maria esce dall’ordine naturale e si pone come Corredentrice al fianco del Redentore“. Nell’Orologio della Passione, la Serva di Dio Luisa Piccarreta parlava chiaramente di Maria Corredentrice ed è noto che questo testo era stato letto da San Pio X, che lo aveva ricevuto da Sant’Annibale Maria di Francia, e aveva esclamato con evidente approvazione: “Fai subito dare alle stampe L’Orologio della Passione della Piccarreta. Leggetelo in ginocchio, perché è Nostro Signore che parla!“.
Il pensiero degli ultimi tre Papi prima di Papa Leone XIV
La posizione dei pontefici degli ultimi decenni è stata prudente in merito ad una questione così dibattuta. San Giovanni Paolo II ha usato pubblicamente il termine di Corredentrice oltre sei volte durante il suo pontificato e ha così aperto la speranza a una possibile dichiarazione dogmatica.
FOTO 3
Papa Benedetto XVI ha avuto una posizione più cauta tenendo conto della questione che un riconoscimento potesse risultare come fonte di fraintendimenti sul ruolo di Cristo. Papa Francesco, si schierato per una chiusura in merito e durante l’udienza del 24 marzo 2021, ha ribadito che Cristo è l’unico Redentore e Maria è madre, non co-redentrice.
Nel 1997 San Giovanni Paolo II affermava: ” La collaborazione dei cristiani alla salvezza si attua dopo l’evento del Calvario, del quale essi si impegnano a diffondere i frutti mediante la preghiera e il sacrificio. Il concorso di Maria, invece, si è attuato durante l’evento stesso e a titolo di Madre; si estende quindi alla totalità dell’opera salvifica di Cristo. Solamente Lei è stata associata in questo modo all’offerta redentrice che ha meritato la salvezza di tutti gli uomini” per spiegare il suo ruolo speciale nella Redenzione del mondo.
E in un’omelia del 1985 disse espressamente che “il ruolo corredentore di Maria non cessò con la glorificazione del Figlio” attribuendole quindi pienamente questo titolo.








