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Opinioni e Approfondimenti

Il rispetto per il Creato: l’eredità che ci ha lasciato San Francesco

San Francesco è stato un uomo eccezionale, sotto tutti i punti di vista. La sua forza spirituale, il suo impegno, la sua dedizione e il suo amore per il creato rappresentano le fondamenta della sua missione evangelica. Ciò che ci lascia il Santo in eredità è un tesoro che dobbiamo abbracciare.

San Francesco parla agli uccelli (photo Pixabay)

Cosa ci ha lasciato San Francesco in eredità? Di certo, parlare di eredità e accostarla a questa tipologia di Santo potrebbe essere alquanto azzardato, ma solo se si parla di beni materiali. Ciò che ci ha lasciato il Poverello d’Assisi (così era conosciuto Francesco tra i suoi contemporanei e, poi, ai posteri) vale molto di più di qualsiasi bene materiale o di qualsiasi tesoro terreno. L’eredità di Francesco è un vero e proprio insegnamento, fatto di preghiera, devozione, ma, soprattutto, rispetto. Ebbene si, ciò che ha voluto mettere in risalto Francesco seguendo a tutto tondo la povertà evangelica è il rispetto verso il Creato, verso ogni forma di vita, perché tutto (e anche questo fa parte del suo insegnamento) può essere considerato come un fratello o una sorella.

L’eredità di San Francesco: il rispetto per il creato

Ciò su cui si vuole ingrandire la lente d’ingrandimento in questa sede è uno degli episodi forse meno noti della vita terrena del Santo d’Assisi. Durante un momento di preghiera e di riflessione, come possiamo leggere dalle Fonti Francescane (il testo ufficiale che raccoglie le biografie del Santo), il Santo si trovava su un monte vicino ad Assisi. Francesco era intento, in quell’occasione, a predicare. L’aspetto curioso di questa faccenda è che il Poverello d’Assisi stava predicando non agli uomini, bensì agli uccelli e questi, da come possiamo leggere, si radunarono attorno a lui, in ascolto. Gli uccelli erano immobili, il Santo parlava. Il miracolo avveniva.

Francesco e il messaggio inviato

Il messaggio era chiaro. Il Santo esortava gli uccelli in ascolto a ringraziare il Signore Gesù, loro Creatore e Creatore di tutti, per aver donato loro la libertà di volare. Successivamente, Francesco li esortò a ringraziarLo per i doni della natura. Ancora una volta, il Santo d’Assisi ci manda un segnale e un messaggio molto forte in eredità: avere un forte rispetto nei confronti della natura, dunque del Creato. In tal modo, il Santo ci esorta (e il messaggio qui è più moderno e recente che mai) a stabilire una vera e propria connessione tra tutte le creature, uomo compreso, e Dio.

Leggi anche: San Francesco e il mendicante: quel gesto di pura carità

 

 

Fabio Amicosante

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Fabio Amicosante

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