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Miracoli e Testimonianze

Il Profumo di Padre Pio, chi lo ha sentito non lo dimentica

 

L’osmogenesi è un carisma posseduto da alcuni Santi. Tale carisma, in talune circostanze consentiva ai medesimi di far percepire a distanza o a chi gli stava vicino, profumi particolari.

Tali profumi vengono definiti odori di santità. Padre Pio era in possesso di tale carisma e tali fenomeni erano così frequenti per lui, che la gente comune era abituata a definirli come i Profumi di Padre Pio.
Spesso il profumo emanava dalla sua persona, dagli oggetti che toccava, dai suoi indumenti. Altre volte il profumo era percepibile nei luoghi in cui passava.

Un giorno un noto Medico aveva tolto dalla piaga del costato di Padre Pio una benda che era servita a tamponare il sangue e l’aveva chiusa in un astuccio per portarla nel suo laboratorio di Roma, per analizzarla. Durante il viaggio, un Ufficiale e altre persone che erano con lui dissero di sentire il profumo che di solito emanava Padre Pio. Nessuna di quelle persone sapeva che il dottore aveva nella borsa la benda intrisa del sangue del Padre. Il medico conservò quel panno nel suo studio, e lo strano profumo impregnò per lungo tempo l’ambiente, tanto che i pazienti che andavano per le visite chiedevano spiegazioni.

Una signora di Bologna, di 24 anni, si era fratturata il braccio destro che, tre anni prima, era stato operato in seguito a un grave incidente. Dopo una nuova operazione seguita da un lungo e penoso trattamento, il chirurgo dichiarò al padre della ragazza che ella non avrebbe più ripreso l’uso del braccio, completamente anchilosato in seguito all’asportazione di una sezione della scapola, non essendo riuscito, disgraziatamente un innesto osseo. Desolati, padre e figlia, partono per San Giovanni Rotondo. Padre Pio li riceve, li benedice e dichiara: “Soprattutto niente disperazione! Confidate nel Signore! Il braccio guarirà. È la fine di luglio 1930. L’inferma ritorna a Bologna senza che si sia costatato il minimo miglioramento. Padre Pio si è dunque sbagliato! Non ci si pensa più e i mesi passano. Il 17 settembre, giorno delle stimmate di S. Francesco, improvvisamente l’appartamento in cui viveva la famiglia è invaso da un delizioso odore di giunchiglie e di rose. Questo dura un quarto d’ora circa, con grande stupore dei coinquilini che cercano invano l’origine di quegli effluvi. Da quel giorno la giovane riprese l’uso del braccio. Una radiografia, che ella conservava gelosamente, mostrava la rimessa a nuovo dell’osso e delle cartilagini.

Frate Ludovico da San Giovanni Rotondo assicura che “Padre Pio lasciava una scia di profumo, quando passava per i vari locali del convento.

Padre Federico attesta: “Qualche volta, per sapere dove stava Padre Pio, bastava seguire la scia del profumo.

Un signore conobbe Padre Pio per una serie di coincidenze abbastanza strane. “Sentii parlare per la prima volta di questo straordinario religioso subito dopo la guerra”, racconta, “soprattutto da un amico che era giornalista come me. Poiché questi conosceva bene il Padre me ne parlava con un entusiasmo che a me sembrava perfino eccessivo. La mia prima reazione era di indifferenza ed incredulità, specialmente quando il mio amico mi raccontava di certi fenomeni, come i profumi di Padre Pio, che molti dicevano di sentire in luoghi molto lontani dal religioso. Ad un certo momento, però, cominciarono a capitare anche a me questi strani fatti. All’improvviso sentivo un intenso profumo di violette in luoghi insoliti, dove era impossibile che ci fosse. Il pensiero correva a Padre Pio, ma mi ribellavo, dicevo a me stesso che ero vittima di suggestioni. Un giorno il fenomeno si verificò anche mentre ero in vacanza con mia moglie. Ero andato alla stazione per spedire un espresso, e in quel luogo, che in genere è tutt’altro che profumato, sentii quell’inconfondibile profumo di violette. Mentre riflettevo su quel fatto, mia moglie disse: “Ma da dove viene questo profumo?” “Lo senti anche tu? Esclamai meravigliato. Allora le raccontai di Padre Pio, delle discussioni con il mio amico e di quel profumo che da tempo mi perseguitava. “Se fossi in te”, disse mia moglie “partirei subito per San Giovanni Rotondo”. Il giorno dopo eravamo in viaggio. Quando gli fummo davanti, il Padre mi disse: “Ah, ecco il nostro eroe; ce n’è voluto per farlo arrivare”. Quello stesso giorno ebbi la possibilità di parlare con lui, e da quel momento la mia vita fu sconvolta.

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