IL POTERE IMMENSO DELL’ADORAZIONE EUCARISTICA

Il Pane consacrato nell’Eucarestia, il Corpo vivo del Cristo, viene esposto nell’ostensorio, dinanzi al quale non possiamo che rendere devotamente omaggio.

Gli occhi fissi alla luce, che emana ipnotica dal biancore dell’ostia, ci rende miti e sereni, ci proietta e ci trasporta della dimensione spirituale che ci collega, in comunione, al Signore.

Dimentichiamo cosa eravamo, prima di entrare in chiesa, le nostre angustie di giornata, in un sol colpo, come se non potessimo fare altro che cadere in ginocchio, disarmati di tutte le avversioni e le avversità.

Sentiamo che, nel silenzio dell’ascolto atteso, facciamo pulizia nell’anima; la liberiamo da tutto quello che non è necessario alla nostra salvezza, alla comprensione di chi dovremmo essere, per volere del Creatore. Permettiamo che quello spazio sia riempito da Cristo, che vive in noi e per noi.

Assaporiamo la pace che tanto cercavamo e, quasi, non osiamo proferire parola, nemmeno in preghiera, perché rimanere, li, in adorazione è già sufficiente a capire il mistero del Dio presente e annuire al suo messaggio.

Signore Gesù, Tu sei qui, adesso per me.

Se qui e mi aspetti. Mi aspetti perché mi vuoi bene. Ma devo percepire la tua Presenza.

A che servirebbe essere qui, davanti a Te, vivente nell’Eucarestia, se non ti cercassi con speranza, se non ti riconoscessi per fede, se non mi accorgessi che “Tu sei lì”?

Se non avverto questa tua Presenza, come potrà sorgere in me la preghiera?

Se non avverto questa tua Presenza, come potrò incontrarmi con Te, faccia a faccia?

Signore Gesù, rendi certa e forte la mia fede; apri i miei occhi alla tua Luce, apri le mie orecchie all’ascolto delle tue parole di Vita. Solo così sarò sicuro e convinto che Tu sei qui, che mi aspetti, che desideri vedermi e parlarmi.

Tu sei qui e in questo momento mi guardi; io sono nella luce di questo tuo sguardo, me ne sento avvolto. E’ meraviglioso essere circondato dal tuo sguardo!

Tu sei qui e mi aspetti, con tanta pazienza e sempre con amore. Quante lunghe attese … Signore, perdonami!

Sarò più attento, più premuroso, più desideroso d’incontrarmi con Te, che sei qui e mi aspetti con immutato amore. Amen.

 

 

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