Pensiamo, ad esempio, a quante volte ci siamo soffermati a riflettere sul fatto che è matematicamente impossibile che, in tutti questi anni, le autorità non siano ancora riusciti a risolvere la fame nel mondo, ma, poi, ce ne dimentichiamo e torniamo alla nostra vita “normale”, mentre i bambini continuano a morire.
10 milioni di bambini muoiono di fame ogni anno e – se facciamo un paio di calcoli – comprendiamo che gli abitanti della terra – noi altri – sono molto più numerosi, quindi, se solo volessimo, potremmo salvarli tutti, imparando a sfamarli.
Quello della fame nel mondo è uno degli inganni peggiori, a cui ci siamo ormai assuefatti; una situazione che è entrata a far parte della nostra “concezione delle cose”, perché mai potremmo concepire che esista un mondo senza questa piaga.
Un altro modo di ingannare le nostre menti e di renderci immuni dal provare un umano desiderio di difendere i bambini è parlare dell’aborto come se fosse un modo per tenere in salute la donna, senza conseguenze per nessuno.
E’ questo che crede la maggior parte delle persone, quelle che accettano che un feto sia niente di più di una cisti da estirpare dal grembo in cui si è insidiata.
A pagarne le conseguenze sono loro, i piccoli, quelli di cui dovremmo essere responsabili, che dovremmo amare e crescere, come qualcuno ha fatto con noi.
Antonella Sanicanti
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